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Regions: ok to maneuver with amendments. From supply chain concerns about pharmaceuticals

Mancato aumento del fondo sanitario nazionale sulle risorse destinate alla farmaceutica territoriale ed ospedaliera, calcolate, a parità di tetti (pari all’11,35% e al 3,5%), in una riduzione di 310 milioni di euro

Giovedì, 16 Aprile 2015 – Farmacista33

La manovra sulla sanità ha ricevuto l’ok delle regioni, con il voto contrario del Veneto, e mentre è stata rinviata al 23 aprile la Conferenza Stato Regioni, continuano ad arrivare le voci preoccupate della filiera, in particolare per l’impatto che deriva dal mancato aumento del fondo sanitario nazionale sulle risorse destinate alla farmaceutica territoriale ed ospedaliera, calcolate, a parità di tetti (pari all’11,35% e al 3,5%), in una riduzione di 310 milioni di euro.

E tra le misure contenute nell’intesa ci sono quelle già anticipate, mentre al termine della seduta della conferenza delle regioni Sergio Chiamparino, presidente delle regioni, ha chiarito che sono stati presentati alcuni emendamenti per «correggere una situazione difficile per il 2015 e impossibile per il 2016-2017» che, si legge nelle agenzie, «toccano le aree farmaceutica, inappropriatezza e fornitura».

E tra le richieste al Governo, come riportano alcune agenzie, «avviare il tavolo con l’Aifa sui farmaci innovativi, portare avanti la riforma delle agenzie dell’Istituto superiore di sanità e infine riprendere l’articolo che era già nell’intesa del Patto della salute per avviare una sua rivisitazione sui Lea», ma anche «sui tiket e sui farmaci innovativi che rendono la situazione per il 2015 difficile e impossibile per il 2016 e il 2017». «La spesa farmaceutica territoriale è già stata fortemente ridotta negli ultimi anni tanto da essere oggi tornata ai livelli del 2001» è la preoccupazione di Annarosa Racca, presidente di Federfarma «malgrado l’aumento della cronicità e dell’età media della popolazione. Inoltre, si tratta di una voce di spesa trasparente perché la pubblica amministrazione ha a disposizione i dati di spesa e di consumo forniti dalle farmacie in tempo reale.

Sarebbe assurdo che i tagli, invece di incidere sugli sprechi e i molti disservizi della sanità, andassero ancora una volta a colpire la farmaceutica e, al suo interno, proprio la farmaceutica territoriale, il comparto più monitorato di tutti». «La pretesa di rinegoziare» aggiunge il presidente di Assobiomedica, Stephen Rimondi, «o il conseguente recesso unilaterale da contratti validissimi ed efficaci stipulati fra pubblica amministrazione e imprese a seguito di gare, espletate in conformità alle normative europee, è il colmo.

È ora che la PA accetti il criterio, valido in tutto il mondo, ma negletto in Italia, che rispettare i contratti non è una facoltà, ma un obbligo giuridico, e questo rispetto vale sia per i prezzi stabiliti nella gara sia per il pagamento delle forniture. Ancora peggiore è il meccanismo del payback per i dispositivi medici, difficilmente applicabile, iniquo per la salvaguardia della qualità del Servizio sanitario nazionale, e che può compromettere la sopravvivenza stessa di moltissime aziende del nostro settore».

Frances Giani

FEDERFARMA: LA FARMACEUTICA TERRITORIALE NON SOPPORTA ALTRI TAGLI

AGG – 15/04/2015

ROMA (AGG) – Se fossero confermati i nuovi tagli alla spesa farmaceutica territoriale anticipati dalla stampa, si continuerebbero a impoverire il servizio farmaceutico e le farmacie, già colpite in passato da innumerevoli interventi.

Lo denuncia una nota della Federfarma, che sottolinea come la spesa farmaceutica territoriale, infatti, sia già stata fortemente ridotta negli ultimi anni tanto da essere oggi tornata ai livelli del 2001, malgrado l’aumento della cronicità e dell’età media della popolazione. Inoltre, si tratta di una voce di spesa trasparente perché la pubblica amministrazione ha a disposizione i dati di spesa e di consumo forniti dalle farmacie in tempo reale.

“Sarebbe assurdo che i tagli, invece di incidere sugli sprechi e i molti disservizi della sanità, andassero ancora una volta a colpire la farmaceutica e, al suo interno, proprio la farmaceutica territoriale, il comparto più monitorato di tutti” osserva Annarosa Racca, presidente di Federfarma.

 

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Tagli e risparmi sulla sanità. Al via la rinegoziazione dei contratti per 1,4 miliardi

written by Infodata il 16 Aprile 2015 – Da Il Sole 24 ORE del 15 aprile 2015, pagina 5

Penalità in busta paga ai medici che prescrivono esami inutili. Ripiano per i buchi di spesa extra-tetto anche per le imprese di dispositivi medici. Rinegoziazione dei contratti per l’acquisto di beni e servizi e dispositivi. Rivoluzione del Prontuario farmaceutico. Risparmi anche sul personale medico per la riduzione di migliaia di reparti e di primariati. È ormai pronta la manovra di tagli alla spesa sanitaria che quest’anno vale da 2,35 mld, da applicare però in soli 7-8 mesi.

La manovra finanziariamente più pesante tocca l’acquisto di beni, servizi e dispositivi medici, con tagli di circa 1,45 miliardi. Tramite la rinegoziazione dei contratti si risparmieranno 845 milioni di euro sull’acquisto di dispositivi medici e 652,5 milioni per beni e servizi. Altro capitolo scottante è la farmaceutica, con risparmi calcolati fino a 200 milioni. Seguono risparmi di quasi 200 milioni per prestazioni specialistiche e ricoveri ospedalieri inappropriati, oltre a tagli ai reparti personale (68 milioni) e dei prezzi biotech fuori brevetto (35 milioni).

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Proposte d’intesa

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