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Farmacisti: Concorso straordinario, cosa cambia senza tetto 40 anni

13 Giugno 2012 – 09:35

(ASCA) – Roma, 13 giu – La rimozione del tetto dei 40 anni per le partecipazioni associate al concorso straordinario dovrebbe aumentare le chances di informatori e farmacisti del Ssn. E’ la valutazione che arriva dagli esperti – rilanciata oggi da Farmcista 33 – in attesa che dal Governo arrivino indicazioni piu’ precise sui destini del ddl integrativo sull’articolo 11. Secondo indiscrezioni raccolte e diffuse da Federfarma Roma, il testo dovrebbe essere approvato definitivamente dal Consiglio dei ministri di venerdi’ prossimo per poi finire in un decreto legge dedicato ai farmaci di cui al momento non si conoscono i contenuti.

Intanto dall’Ordine dei farmacisti di Avellino, che ai meccanismi del concorso straordinario aveva dedicato nei mesi scorsi un vademecum, arriva una prima valutazione di quello che potrebbe cambiare se andasse in porto la modifica al comma sulla partecipazione associata, con l’eliminazione del tetto sugli over 40. ”Bisognera’ vedere quali regole verranno fissate sui bandi di gara delle Regioni”, avverte il presidente dell’Ordine, Ettore Novellino, ”ma a una prima valutazione si puo’ dire che a guadagnare dalla modifica dovrebbero essere quei farmacisti cinquantenni o piu’ che hanno alle spalle un’attivita’ professionale alla quale la legge riconosce un punteggio inferiore al titolare o al collaboratore di farmacia. Faccio riferimento per esempio ai farmacisti del comparto pubblico oppure agli informatori scientifici del farmaco: associandosi a un farmacista che ha lavorato a lungo in farmacia, potrebbero arrivare al tetto massimo dei 35 anni di attivita’ professionale e metterebbero assieme un numero di punti piu’ interessante”. E per Novellino la novita’ ha un valore sociale non trascurabile: ”In un momento come questo in cui molte imprese stanno tagliando le loro reti” osserva ”si da’ agli informatori in eta’ avanzata la possibilita’ di trovare altra occupazione.

Se prima l’imperativo era favorire i giovani, ora potrebbe essere quello di dare una nuova possibilita’ a quelli che hanno perso il lavoro”. Percorso e tempi del ddl confermeranno se questa e’ effettivamente l’intenzione.

red/mpd 

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