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Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato

Medici e odontoiatri lottando contro il virus fino alle estreme conseguenze, hanno dato un esempio che nessuno potrà dimenticare

Nella seduta in sede deliberante del 4 novembre 2020 della Commissione Affari Costituzionali del Senato della Repubblica è stato approvato in via definitiva il Disegno di legge n. 1795-B che istituisce la “Giornata nazionale del personale sanitario, sociosanitario, socioassistenziale e del volontariato”. La Giornata si celebrerà il 20 febbraio, come giornata simbolo di inizio pandemia, di ogni anno e sarà considerata solennità civile.

La pandemia causata dal coronavirus ha causato più di 2,5 milioni di malati accertati in Italia, più di 95.000 morti da inizio pandemia per COVID-19. I medici e odontoiatri che hanno lottato contro il virus fino alle estreme conseguenze sono stati 319, all’8 febbraio.

Spesso abbiamo utilizzato termini evocativi dell’enormità di una guerra per descrivere il lavoro infaticabile di medici, infermieri e volontari che si sono confrontati con le conseguenze più drammatiche della pandemia sapendo che meglio di tante altre parole avrebbero potuto esprimere l’impatto di ciò che stava accadendo, rendendo merito nel modo più giusto alle persone che in prima linea hanno lottato per proteggerci, per prendersi cura di noi. “Spesso mandati a combattere a mani nude contro il virus. È una lotta impari, che fa male a noi, fa male ai cittadini, fa male al Paese” ha dichiarato il Presidente FNOMCeO, Filippo Anelli.

Medici, odontoiatri, infermieri, volontari lottando contro il virus fino alle estreme conseguenze, hanno dato un esempio che nessuno potrà dimenticare. Lungi da noi ogni intento di vuota retorica, ricordarli risponde al valore della memoria e al rispetto dei morti che costituiscono essenza fondante della nostra civiltà.

La nostra commozione in questa commemorazione è un sentimento sincero perché per gli Informatori scientifici, al di là di un rapporto di lavoro, c’è anche un rapporto umano, un sentimento che ci lega ai caduti.

L’Associazione tutta  partecipa  riconoscente ed ammirata al ricordo dei Medici che non hanno esitato a mettere in gioco la propria esistenza pur di continuare ad assistere i pazienti ed i bisognosi dando un altissimo esempio ed interpretazione dei valori che da sempre animano la categoria. E la nostra vicinanza e riconoscenza ai medici va trasmessa anche alle loro famiglie, poiché condividono con loro il peso dei sacrifici e dei disagi che quella delicata professione comporta.

E a un raccoglimento silenzioso affidiamo i nostri sentimenti e il valore della memoria.

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

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