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India, mossa del governo contro il monopolio farmaceutico di Big Pharma

Secondo la nuova politica del Ministero della Salute e del Welfare, le strutture sanitarie governative a tutti i livelli potranno attingere dal fondo per prescrivere gratuitamente una serie di farmaci generici contenuti nella National List of Essential Medicines (Neld) del 2011

di China Files per il Fatto | 9 luglio 2012

Il governo centrale indiano ha stanziato un fondo di 5,4 miliardi di dollari per un progetto adottato in sordina l’anno scorso, ma scarsamente pubblicizzato, e che entrerà nella fase operativa entro la fine del 2012. L’operazione colpisce le industrie farmaceutiche che speravano di ottenere importanti profitti in India. Secondo la nuova politica del Ministero della Salute e del Welfare, le strutture sanitarie governative a tutti i livelli potranno attingere dal fondo per prescrivere gratuitamente una serie di farmaci generici contenuti nella National List of Essential Medicines (Neld) del 2011.

La lista ufficiale contiene vari tipi di medicinale, dai farmaci anti-Aids agli analgesici, ma soprattutto non comprende nessun medicinale di marca, che in India sono venduti a prezzi spropositati per un Paese in cui 700 milioni di persone – secondo i dati ufficiali del governo – vivono con 20 rupie (30 centesimi di euro) al giorno. La spesa sarà coperta per il 75 per cento dal governo centrale; il restante 25 per cento lo metteranno i governi locali, a cui è stato chiesto di stilare una propria lista di medicinali reputati necessari, tenendo conto delle condizioni geografiche e climatiche. I dottori potranno prescrivere medicinali fuori dalla lista o di marca utilizzando fino al 5 per cento dei fondi allocati dal governo. Chi sforerà il limite incorrerà in severe sanzioni disciplinari.

“La politica del governo vuole promuovere un maggiore e più razionale utilizzo dei medicinali generici di qualità” ha spiegato a

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