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(ISF), per una buona pratica

Informazione Scientifica sul Farmaco riflessioni ed indirizzi per una buona pratica
 La presente analisi, frutto di un Gruppo di lavoro a cui hanno partecipato esperti dei diversi settori, porta a dire che le questioni relative alla quantità e qualità della ISF sono strettamente legate alla completezza, scientificità e indipendenza dei contenuti dell’informazione e alla natura asimmetrica della relazione comunicazionale degli attori coinvolti: siano essi i portatori o i destinatari di tale informazione. L’analisi, inoltre, evidenzia alcune criticità dell’attuale modello dell’ISF e formula alcune raccomandazioni e interventi prioritari.
Una maggiore partecipazione degli attori coinvolti a tutti i livelli e la presenza di un “Osservatorio” realmente indipendente, che sia in grado di monitorare e fornire dati, potrebbero essere gli strumenti per realizzare un sostanziale miglioramento della ISF.
Autori:
Giovanni Apolone (1), Maurizio Bassi (2), Norina Buscone (3), Paola Mosconi (1), Paolo Rizzini (2), Vilma Scarpino (4), Giampaolo Velo (5)
1) Dip. di Oncologia, Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri, Milano
(2) Fondazione Smith Kline, Milano
(3) Carat Italia, Milano
(4) Doxa Italia, Milano
(5) Farmacologia Medica, Reference Centre for Education and Communication within the WHO Programme for International Drug Monitoring, Università e Azienda Ospedaliera di Verona

Da  www.economiasanitaria.it

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Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco