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Lazio, per ridurre spesa farmaci si punta su appropriatezza e generici

 Incrementando l’appropriatezza prescrittiva e ricorrendo a farmaci con brevetto scaduto, là dove disponibili, la spesa farmaceutica della regione Lazio si può ridurre ulteriormente di 80 milioni di euro all’anno. Questi gli obiettivi inseriti nel decreto firmato nei giorni scorsi dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, raggiungibili, sostiene Federfarma regionale, «se gli Mmg applicano criteri di appropriatezza prescrittiva». Il decreto ricorda che la farmaceutica convenzionata della Regione, nell’ultimo triennio, è calata grazie «anche alla scadenza brevettuale di molecole ad alto impatto, ma nonostante questo la spesa procapite risulta ancora troppo alta» e da una media di 168,18 euro dovrebbe scendere a 154. Per contenere la spesa sono state indicate alcune classi di farmaci, «che rappresentano un forte impegno economico per la Regione», quali gli inibitori di pompa protonica (Ipp) per la terapia dell’ulcera; gli omega 3, per la terapia delle dislipidemie; gli inibitori selettivi della ciclo-ossigenasi (Coxib) per la terapia antinfiammatoria ed antireumatica; le statine e associazioni per la terapia delle dislipidemie; gli antagonisti dell’angiotensina II non associati e associati con diuretici per la terapia dell’ipertensione.

«Avendo scelto farmaci di largo uso e, dunque, ad alto impatto sui costi per il Servizio sanitario» commenta Andrea Cicconetti segretario di Federfarma per provincia di Roma «i target indicati dalla Regione si possono raggiungere, se non del tutto quanto meno all’80%, ma solo se i medici di medicina generale applicano i criteri dell’appropriatezza prescrittiva. Andrebbe avviata un’attività di vigilanza sulle prescrizioni e i dati per farlo ci sono. Le farmacie dal 2008, secondo una legge nazionale, forniamo al servizio sanitario tutti i dati su prescrizioni, pazienti, medico prescrittore. Dunque ci sono tutte le informazioni per fare studi incrociati e analisi». E conclude: «Il decreto, di fatto, non ha impatto sulle farmacie se no che i nostri associati saranno informati per conoscenza sul decreto. Accogliamo con favore la decisione della Regione poiché da sempre sosteniamo l’appropriatezza prescrittiva».
Simona Zazzetta

Giovedì, 22 Maggio 2014 – Farmacista

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