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Lettere alla Redazione. CCNL: le leggi vanno rispettate, anche quelle che non piacciono

Convinta che il confronto dialettico tra le parti, nel rispetto delle reciproche posizioni, sia alla base delle società più illuminate, resto in attesa di qualche delucidazione sulle motivazioni che hanno spinto le OOSS ad ignorare, ancora una volta, la nostra richiesta di riallineare il CCNL alle normative di legge, riguardo la figura professionale dell’ISF.

Mi considero una persona mediamente intelligente, capace di analizzare le situazioni, comprenderne eventuali criticità e trovare possibili soluzioni ad esse, anche di compromesso. Tutto ciò appartiene al bagaglio lavorativo di ciascun ISF, niente di più e niente di meno.

Eppure di tutta questa vicenda non riesco a darmi una spiegazione, che sia onesta. Aspetto fiduciosa che qualche sindacalista mi spieghi.

In buona sostanza abbiamo tre personaggi “di peso” del mondo sindacale  Miceli, Garofalo, Pirani i quali, visto che la legge non gli piace, la mettono da parte.

Magari si sono fatti prendere dall’euforia, pensando di essere il Parlamento e di potere così fare e disfare le leggi.

D’altro canto in questo periodo stiamo assistendo, in Italia, ad uno strano fenomeno: abbiamo un ministro dell’Interno che non disdegna di intromettersi negli affari del suo collega alla Sanità, pontificando a destra e a manca sui vaccini, e che ogni tanto fa incursioni anche verso i territori dell’Inps,  e un altro ministro, quello dello Sviluppo Economico, che ha voluto anche il ministero del Lavoro e il ministero delle Politiche Sociali. Bulimici.

Evidentemente i nostri tre amici di cui sopra non vogliono essere da meno, ritenendo di avere il diritto, anche loro, di occuparsi di una materia che non gli compete: la Legge.

Bisognerà che qualcuno gli ricordi che sono cittadini come tutti gli altri, che le leggi hanno l’obbligo di rispettarle, come tutti, anche quelle che non piacciono. E che non è nella loro disponibilità comportarsi come se non esistessero.

La legge non ammette ignoranza.

Sono certa che un sindacalista degno di questo nome sarebbe in grado di trovare la quadra tra le legittime esigenze del datore di lavoro e gli obblighi normativi cui deve attenersi il prestatore d’opera, in questo caso l’isf.

E se proprio  non ci riuscisse … chiedere agli informatori,  please.

 

Francesca Boni

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

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