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L’indennità di 600 euro del Decreto Legge n. 18 è anche per gli agenti di commercio

La sottosegretaria al MEF Cecilia Guerra ha reso noto che l’indennità di 600 euro prevista nel decreto Cura Italia per il mese di Marzo  per i lavoratori autonomi spetta anche agli agenti e rappresentanti di commercio, fugando in questo modo le difficoltà interpretative dell’ art. 28 del decreto che avevano indotto Filcams CGIL ed altri sindacati del settore ad inviare una lettera al Governo che desse certezze alla categoria sull’estensione del provvedimento di sostegno anche agli agenti di commercio.

La Filcams Cgil  accoglie con soddisfazione questo piccolo passo in avanti che il Governo avrebbe assicurato in favore di una categoria che è in grande difficoltà per  la crisi generata  dalla pandemia  in corso che sta causando una riduzione dell’attività nelle imprese e nel  settore del commercio – in particolare nel segmento no food –  con  una massiccia  contrazione degli ordini e delle promozioni alla vendita,  attività  riservata alla categoria degli agenti e rappresentanti per legge ed ora praticamente quasi ferma mentre continua l’attività delle grandi multinazionali dell’ e-commerce.

La Filcams CGIL continua in queste ore a chiedere con determinazione ai vertici della Fondazione Enasarco l’adozione di provvedimenti di carattere straordinario ed eccezionale in favore della categoria, ritenendo del tutto insufficienti le misure finora adottate che hanno assegnato solo 10,4 milioni di euro come contributo assistenziale per l’emergenza sanitaria: se rimanesse invariato questo stanziamento ad ogni agente di commercio spetterebbero poco più di 30 euro.

Filcams CGIL continua a chiedere con forza l’adozione di una delibera straordinaria da parte del Cda che in deroga all’art.32 del Regolamento previdenziale, autorizzi lo stanziamento di almeno il 50% dei contributi assistenziali del 2019 che sono stati 140 milioni.

La somma di almeno 70 milioni consentirebbe agli agenti la continuità della contribuzione ai fini pensionistici azzerata dalla mancata emissione delle fatture provvisionali sugli ordinativi di vendita per non perdere l’anno 2020 ed un assegno di mantenimento di 300 euro medie che si aggiungerebbero all’indennità prevista dal decreto governativo.

Non è il momento della burocrazia e dei ritardi ma quello del coraggio per sostenere gli agenti ed i rappresentanti di commercio a terra per l’emergenza sanitaria e la crisi del settore.

  

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Redazione Fedaisf

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