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Lo scambio tra Sacconi e i “sindacati di governo”

Le pensioni non si toccano. E neanche l’articolo 8 della manovra d’agosto, quello che permette di aggirare con la contrattazione aziendale l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, baluardo per i licenziamenti senza giusta causa. Più che la Lega – che comunque ha fiutato dove tira il vento – è l’asse Sacconi-Bonanni-Angeletti a impedire qualsiasi intervento sul doppio fronte. C’è un patto di ferro tra il ministro del Lavoro e i "sindacati di governo". Uno scambio chiarissimo: il ministro si è impegnato a ostacolare qualsiasi intervento sul fronte pensionistico (Sacconi ha lasciato qualche spiraglio solo sul versante delle pensioni di reversibilità, non a caso lasciato sguarnito anche dal Carroccio) ma ha chiesto ai due leader di Cisl e Uil di difendere l’articolo 8, minimizzandone la portata, lasciando sola la Cgil (che infatti ha proclamato lo sciopero generale) a protestare.

Bonanni e Angeletti hanno rispettato il patto e Sacconi è andato all’attacco senza tentennamenti. Ha accusato Emma Marcegaglia (presidente della Confindustria) di aver tradito lo spirito unitario tra le parti sociali con la proposta di superare le pensioni di anzianità; ha chiesto, e ottenuto, che venisse rettificata la tesi del direttore generale della Confindustria Giampaolo Galli, sostenuta nell’audizione parlamentare, su un’ipotetica "non coerenza" dell’articolo 8 con l’accordo del 28 giugno scorso firmato da tutti i sindacati, compresa la Cgil. Infine se l’è presa indirettamente con Tremonti reo – stando al resoconto del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, al termine di un incontro con il titolare dell’Economia – di non essere contrario ad una modifica dell’articolo 8.

Così mentre la stella Tremonti non brilla più come un tempo sulla pianura padana, Sacconi ha costruito la sua alleanza strumentale con il Carroccio. Poi – grazie al patto con Bonanni e Angeletti – può "lucrare" sulle divisioni nel Pd 2 a proposito dello sciopero proclamato dalla Cgil. Effetti collaterali, e inaspettati, che piacciono al premier, Silvio Berlusconi.

(27 agosto 2011

Art. 8

Sostegno alla contrattazione collettiva di prossimita’

1. I contratti collettivi di lavoro sottoscritti a livello aziendale o territoriale da associazioni dei lavoratori comparativamente piu’ rappresentative sul piano na

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