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Medici Ssn sulle barricate contro la manovra

I medici del Servizio sanitario nazionale dicono no alla manovra economica varata dal Governo e proclamano lo stato di agitazione annunciando due giornate di sciopero: il 12 e il 19 luglio
E’ quanto si apprende da fonti sindacali della dirigenza medica del Ssn, riunite venerdì scorso a Roma proprio per fare il punto sugli effetti della manovra.  La decisione è stata sottoscritta da tutte le organizzazioni sindacali, a eccezione di Cisl medici e Uil medici. «L’Intersindacale dei dirigenti del Ssn – si legge in una nota – esprime un forte dissenso per i contenuti della manovra di correzione dei conti pubblici varata dal Governo che determina tagli inaccettabili per la sanità pubblica e gravi iniquità nei confronti dei medici, veterinari e dirigenti sanitari ed amministrativi del Servizio sanitario nazionale». Per i sindacati, infatti, la manovra «sottrae risorse indispensabili al funzionamento del sistema sanitario e al mantenimento dei livelli essenziali di assistenza attraverso: il blocco del turnover, che determinerà una carenza di circa 20 mila medici e dirigenti sanitari necessari al funzionamento degli ospedali e dei servizi territoriali; il licenziamento dei precari che da anni vicariano le mancate assunzioni soprattutto nei settori legati all’emergenza e alla prevenzione; il taglio di 10 miliardi delle risorse alle Regioni con inevitabili ricadute sul settore socio sanitario che rappresenta il 70% del loro bilancio».

I dirigenti del Ssn spiegano che non vogliono sottrarsi alla necessità di contribuire al risanamento dei conti del Paese, ma denunciano «l’iniquità di provvedimenti che li penalizzano in maniera eccessiva, tra cui: il blocco dei contratti e il congelamento della retribuzione per il quadriennio 2010-2013; il congelamento della progressione economica legata alla valutazione professionale e della retribuzione legata a turni notturni e festivi; la precarizzazione di tutti gli incarichi dirigenziali». Oltre alle due giornate di sciopero, le organizzazioni sindacali annunciano una giornata nazionale di protesta per il 16 giugno caratterizzata da assemblee in tutti gli ospedali dalle 12 alle 14 e un incontro con i parlamentari a Palazzo Madama, con conferenza stampa e manifestazione.

DoctorNews – 5 giugno 2010 – Anno 8, Numero 102

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