La medicina alternativa piace sempre meno. A scegliere sempre meno le terapie alternative negli ultimi anni sono stati soprattutto gli uomini, mentre le donne sono le piu’ affezionate. Dall’indagine Istat risulta infatti che, tra coloro che preferiscono i rimedi non convenzionali le donne sono il 15,8% (pari a 4.700.000), control’11,2% degli uomini (3.162.000). Il ricorse alle cure alternative è particolarmente diffuso negli adulti fra 25 e 54 anni, ma anche in questa fascia si è registrato un progressivo calo di interesse negli ultimi 5 anni. Le cure non convenzionali esercitano meno fascino anche negli anziani e, osserva l’Istat, si è registrato un calo dei consumi anche nelle persone che vivono nelle isole. E’ invece stabile l’uso delle cure non convenzionali tra i bambini e i ragazzi fino a 14 anni, il 9,6% dei quali è stato curato almeno una volta con terapie alternative. Il calo di interesse non ha seguito comunque lo stesso andamento per tutte le terapie alternative. Ad esempio, le preferenze per l’omeopatia sono aumentate dal 2,5% del 1991 fino a raggiungere il picco dell’8,2% nel 1999, per poi decrescere al 7% nel 2005. Per agopuntura e fitoterapia, invece, dopo l’aumento registrato fra il 1991 e il 1999, si è tornati ai livelli iniziali. Le preferenze per i trattamenti manuali (osteopatia e chiropratica), rilevate per la prima volta nel 1999, hanno registrato una progressiva diminuzione, passando dal 7,0% al 6,4% nell’arco di 5 anni. In generale emerge la tendenza a integrare i rimedi omeopatici e fitoterapici con le terapie convenzionali (73%), mentre i fedelissimi che utilizzano esclusivamente omeopatia e fitoterapia sono il 17%. Fonte: SIMGNEWS n. 116-2007.
465 1 minuto di lettura