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Piemonte. Dalle liste d’attesa ai farmaci, la Regione detta la linea ai manager delle Asl

Chiamparino e Saitta illustrano gli obiettivi 2016 per i direttori della aziende sanitarie: chi non li raggiunge perderà il posto. Appropriatezza prescrittiva sulla farmaceutica (con particolare riferimento ad 11 categorie di farmaci)

ALESSANDRO MONDO – 19/05/2016 – LA STAMPA

Riduzione delle liste di attesa, taglio dei reparti e dei primariati, bilanci in equilibrio, umanizzazione dei percorsi di cura nelle strutture di ricovero, centralizzazione dei laboratori analisi, piani di assistenza territoriale, appropriatezza prescrittiva sulla farmaceutica (con particolare riferimento ad 11 categorie di farmaci), riduzione del numero di parti cesarei, tempestività di interventi di frattura femore e delle angioplastiche coronariche, attuazione della Rete oncologica e rafforzamento degli screening, incremento delle donazioni di organi, l’attuazione delle nuove normative su antincendio e antisismica.

DIRETTORI SOTTO CONTROLLO

Sono gli obiettivi che la Regione, sulla base di budget certificati, assegna entro quest’anno ai direttori delle Asl piemontesi: pena la decadenza dall’incarico. Oggi l’illustrazione da parte del presidente della Regione, Sergio Chiamparino, dell’assessore alla Sanità, Antonio Saitta, e del direttore generale della Sanità, Fulvio Moirano. «I direttori non solo dovranno dimostrare di aver rispettato nel corso del 2016 gli obiettivi assegnati ma anche di aver lavorato in modo uniforme sul tutto il territorio piemontese, con un coordinamento continuativo – ha spiegato Saitta -: a giugno, settembre e dicembre ci saranno tre step di verifica per monitorare l’avanzamento dell’attività».

INDIRIZZI CHIARI

Come ha spiegato Chiamparino, «è la prima volta che si assegnano obiettivi avendo già definito il budget finanziario, grazie al riparto del fondo nazionale effettuato nei mesi scorsi: nel recente passato, ai direttori delle azienda sanitarie gli obiettivi spesso erano assegnati anche nell’ultimo mese dell’anno di valutazione e con una scelta di grande genericità».

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Redazione Fedaisf

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