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Quintiles: “La crisi è stata per noi un’opportunità di sviluppo”

Offre servizi di outsourcing dedicati alla sanità. Ha 60 sedi sparse nel mondo. In Italia ha avviato un piano per 100 nuove assunzioni ed è 25a nella classifica UE delle aziende con il migliore ambiente di lavoro. L’Ad di Quintales Italia, Leonardo Zanardi, ci spiega il segreto di questo successo.

27 APR – In un panorama industriale ed occupazionale sconfortante, anche per il settore farmaceutico, c’è una realtà in Italia in assoluta controtendenza. E’ Quintiles Italia, ramo della multinazionale americana che opera nel settore dei servizi in outsourcing dedicati alla sanità, dalla ricerca clinica alla commercializzazione dei farmaci. Il piano di assunzioni per il 2012 annunciato a gennaio, per circa 100 nuovi posti di lavoro sul territorio italiano, è stato avviato, con numerose nuove risorse già entrate a far parte dell’organizzazione, e prevede la ricerca di profili nell’ambito dell’informazione scientifica, del market access e della ricerca clinica, tra cui Informatori Scientifici del Farmaco, Product Specialist, Medical Liaison, Key Account Manager, Project Managers e CRA.

Il segreto di questo successo? Lo abbiamo chiesto a Leonardo Zanardi, Amministratore delegato di Quintiles Italia.

Dottor Zanardi, in un contesto di crisi così forte, Quintiles, in Italia e nel mondo, annuncia invece assunzioni e progetti in continuo sviluppo. Può illustrarci, attraverso alcuni dati, la forza di Quintiles?
La multinazionale Quintiles è l’organizzazione di ricerca clinica e di servizi nell’ambito della commercializzazione di farmaci e prodotti di biotecnologia più grande al mondo, presente in oltre 60 Paesi e con oltre 25 mila dipendenti. Attraverso i servizi che offriamo, abbiamo contribuito allo sviluppo clinico e/o alla commercializzazione dei 50 farmaci più venduti al mondo. Dal 2000 al 2009 abbiamo gestito oltre 3 milioni e 200 mila pazienti arruolati nei clinical trial in tutte le maggiori aree terapeutiche. Nel 2011 abbiamo registrato un fatturato di oltre 3 miliardi di dollari a livello globale
Dal punto di vista di know how, tra i nostri 25 mila dipendenti si contano oltre 300 medici e 450 infermieri, 1.350 project managers che si occupano della gestione dei progetti clinici, circa 4.300 clinical monitors che si occupano di seguire i clinical trial presso i centri di sperimentazione e più di 5.500 informatori scientifici del farmaco.

Tra i vostri dipendenti c’è una fort

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Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco