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Roma. Ambulatori aperti nei weekend, la sperimentazione funziona: recettività doppia rispetto a screening in Ps

Importante cambio di passo nella continuità assistenziale a Roma. Rispetto all’inizio della sperimentazione a dicembre scorso, sono quasi raddoppiati in alcune località, e in genere sono aumentati del 50%, gli accessi dal medico di famiglia nei 17 ambulatori tenuti aperti dall’Asl di concerto con i sindacati medici il sabato e la domenica dalle 10 alle 19. I più affollati sono gli ambulatori di Monte Sacro, Trastevere, Quartiere Trieste, Ostia Lido, ma stanno crescendo anche gli altri, gestiti sempre da medici di famiglia e di “guardia”.

Il segretario Fimmg Lazio Maria Corongiu nel leggere i dati di frequenza dell’ultimo week-end – raramente meno di 20 accessi al giorno e in alcuni casi punte di 60, cioè il doppio dei pazienti nella sala d’attesa di una giornata feriale – sottolinea come la copertura delle “urgenze burocratiche” e dei codici verdi sul territorio nella Capitale sia ormai una realtà. «Da dicembre abbiamo registrato oltre 17 mila accessi in 53 giornate lavorative (i week-end di quattro mesi e mezzo); tra Pasqua e il 1° maggio c’è stato un raddoppio delle “frequenze” in molti studi, forse grazie al passaparola».

In ogni caso, si tratta di numeri “nuovi”, che non erano stati raggiunti con gli ambulatori per i “codici bianchi” fin qui sperimentati in 13 ospedali laziali. «Nella sperimentazione “Amb med”, con punti-visita accanto ai Pronti soccorso, in un anno e mezzo i medici impiegati avevano avuto 40 mila pazienti, che scendono intorno ai 10 mila se proiettati nell’arco degli stessi quattro mesi degli “ambulatori aperti” nel week-end. In quattro mesi abbiamo dunque lavorato circa il doppio che in ospedale».

Corongiu riflette su come la scommessa può essere stata vinta: «I pazienti che si recano direttamente in Ps potrebbero essere più auto- selezionati, il loro profilo potrebbe essere più orientato inizialmente al sospetto di un’acuzie grave, mentre nelle nostre nove ore (in media due turni da 4 ore e mezza retribuiti 150 euro lordi ciascuno) il servizio resta qualcosa di più di uno screening delle eventuali urgenze in alternativa al pronto soccorso. Infatti vi sono trattati sia i casi di acuzie o pseudo-tali sia le cronicità: tutto tranne il dolore toracico per il quale indirizziamo al Pronto soccorso. E i pazienti gradiscono».

Mauro Miserendino – Mercoledì, 13 Maggio 2015 – Doctor33

Redazione Fedaisf

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