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San Marino. Medicina di base: l’Italia cerca di imitare San Marino

Scritto da La Redazione Giornale.sm – martedì, 11 settembre 2012

E’ notizia di questi giorni che il Consiglio dei Ministri italiano ha formulato proposte per riorganizzare l’assistenza sanitaria territoriale e domiciliare, ed è probabile che l’attenzione o la curiosità di qualche lettore sia stata catturate da titoli come “assistenza medica garantita 24 ore su 24” , oppure “la Casa della Salute aperta di notte” o anche “assistenza 7 giorni su 7”, capaci di suscitare commenti e stimolare confronti.

Non voglio entrare nel merito della fattibilità economica né dei tempi di attuazione su larga scale di questo progetto sicuramente lodevole, da anni in gestazione, e che ha appena iniziato a prendere corpo con le prime Case della Salute e con le reti informatizzate sperimentate solo in alcune regioni: voglio invece evidenziare che tutte le innovazioni che il riformatore italiano persegue come obiettivo qualificante sono già da anni presenti nella nostra realtà e costituiscono un servizio tangibile ed utilizzato quotidianamente dai cittadini. L’assistenza sanitaria è garantita in assoluta continuità dall’Istituto di Sicurezza Sociale attraverso il personale dedicato al territorio (il rapporto Medico/ Paziente è di 1/1450 e Infermiere/Paziente di 1/900) e tramite l’attività dei Centri per la Salute in cui dalle 8.00 alle 18.00 viene erogata tutta la vasta gamma delle prestazioni di primo livello; l’organizzazione raggiunta garantisce per le restanti ore serali e notturne la pronta disponibilità, per ogni Centro, di un Medico titolare o di uno sostituto facente sempre parte dell’équipe del medesimo Centro; la Guardia Medica Centralizzata nelle 24 ore di giornate festive completa il percorso assistenziale ed opera sul territorio continuando a prelevare ed immettere dati sanitari nel sistema informatizzato, in piena integrazione con i percorsi e con le procedure che coinvolgono gli altri Servizi Sanitari. Possiamo contare su di un’assistenza infermieristica domiciliare di qualità, comprensiva del significativo contributo della Associazione Oncologica Sammarinese, che con circa 10.000 interventi all’anno costituisce un sicuro ed efficiente argine ai ricoveri ospedalieri. Ma la reale eccellenza che consente e facilita la continuità assistenziale in piena integrazione Territorio- Ospedale, il continuo passaggio di informazioni tra Operatori, la consultazione tra colleghi in tempo reale è costituito dalla rete informatica, di cui la volontà politica e gestionale hanno da oltre 15 anni dotato il nostro Sistema Sanitario: eppure per noi si tratta di una conquista quasi ormai “vecchia”, tanto da doversi riammodernare, già consueta, tanto che l’Utente sembra immemore dei tempi richiesti da una prenotazione allo sportello o dal ritiro di un referto cartaceo, eppure così utile e interattiva da annullare l’isolamento del Medico di Cure Primarie anche quando questi opera, da solo, in un ambulatorio periferico. Ho prestato servizio, all’inizio della mia attività professionale, nella realtà sanitaria italiana sia pubblica che privata, poi sono rimasto conquistato dalla realtà, esemplare ed assolutamente innovativa, del primo Centro Sanitario a Ponte Mel

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