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Sardegna. Per risparmiare qualche soldo la Regione toglie i farmaci migliori ai reumatici – Denuncia di Michele Cossa

“La Regione Sardegna prosegue nella sua azione cieca e indiscriminata di taglio dei servizi sanitari e rischia di privare i pazienti reumatici e autoimmuni sardi dei farmaci salvavita”. Lo denuncia il Consigliere regionale dei Riformatori, Michele Cossain un’interrogazione urgente all’Assessore alla Sanità.

“Mentre i clinici dei Centri di Eccellenza individuati dalla Regione Sardegna –prosegue Cossa- continuano a prescrivere i farmaci biologici che hanno consentito il controllo ottimale della malattia, la Regione pretende di cambiare la loro terapia per risparmiare qualche euro sulla pelle dei pazienti.

Ma i medici dei Centri di Riferimento non si adeguano e continuano a prescrivere il farmaco migliore, che però non viene più fornito dalla Regione. Secondo Michele Cossa, “Il rischio –drammatico e reale- è dunque che il paziente non abbia né il farmaco biologico (che la Regione non eroga più), ma neppure quello biosimilare, perché i clinici si rifiutano di prescriverlo perché considerano il cambio di terapia rischioso per la salute del paziente.”

“E’ una situazione davvero vergognosa che deve trovare soluzione urgente –conclude il consigliere regionale dei Riformatori- E’ ridicolo che la Regione contesti le prescrizioni dei Centri che essa stessa ha elevato a “Centri di Riferimento” per le patologie reumatiche e Autoimmuni”.

16 lug 2018 – Buon giorno Alghero

Notizie correlate: Secondo Position Paper AIFA sui Farmaci Biosimilari

Position Paper AIOM, SIF,SIFO, CIPOMO e Fondazione AIOM

Associazione pazienti reumatici. Biosimilari si, ma la salute del paziente deve venire prima del budget

L’intercambiabilità/sostituibilità dei biosimilari mi hanno fatto pensare a una questione di più vasto impatto relativa appunto a un esempio clamoroso di “inadeguatezza culturale”, che si trascina da più 15 anni e che riguarda le Liste di trasparenza. Questione mai risolta da chi avrebbe la responsabilità di compilare le liste stesse che, come si sa, dovrebbero guidare la sostituibilità in farmacia esclusivamente fra medicinali bioequivalenti.
 


C’è la sensazione che, a certi livelli, permanga, o ristagni, un po’ di confusione fra i concetti di “equivalenza” e di “bioequivalenza”.

Prof. Andrea Gazzaniga
Presidente del Comitato di Direzione della Facolta Di Scienze del Farmaco
Università degli Studi di Milano 

Da Quotidianosanità.it del 30 mag. 2018

Redazione Fedaisf

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