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Stabilità, il Governo aumenta tasse sui fondi pensione

L’aumento dal 20 al 26% della tassazione sui fondi pensione e sulle Casse di previdenza contenuto nella legge di Stabilità rappresenta «una iniziativa vessatoria e punitiva che ha l’evidente scopo di indebolire le casse di previdenza»

Mercoledì, 17 Dicembre 2014 – Farmacista33

L’aumento dal 20 al 26% della tassazione sui fondi pensione e sulle Casse di previdenza contenuto nella legge di Stabilità rappresenta «una iniziativa vessatoria e punitiva che ha l’evidente scopo di indebolire le casse di previdenza».

Lo dichiara in una nota Luigi D’Ambrosio Lettieri (foto) capogruppo della 12esima commissione del Senato commentando la decisione del governo Renzi che, secondo il senatore di Forza Italia rappresenta «un attacco in piena regola». Il rischio per D’Ambrosio Lettieri è che si destrutturino «gli enti di previdenza delle professioni» con il rischio di «seppellirli definitivamente consegnandone le funzioni al solito carrozzone che produce deficit, clientela e corruzioni».

D’accordo con D’Ambrosio Lettieri è Andrea Mandelli, responsabile di Forza Italia per i rapporti con le professioni che parla di «passaggio cruciale non solo per questa legge di stabilità e per un settore che rischia un’ingiusta stangata ma anche per la credibilità del governo, già minata da troppe promesse non mantenute. I nostri emendamenti sono sul tavolo, aspettiamo di vedere come si concluderà questa vicenda» conclude Mandelli.

Marco Malagutti

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Venerdì, 19 Dicembre 2014 – Farmacista33

Ci aspettavamo qualcosa di più incisivo e restano alcuni punti da chiarire. È questo il commento di Marco Lazzaro, direttore generale dell’Enpaf, all’emendamento che ieri ha ricevuto il via libera della commissione Bilancio del Senato che prevede di compensare gli aumenti della tassazione dall’11,5 al 20% per i fondi pensione e dal 20 al 26% per i fondi delle casse di previdenza attraverso un credito d’imposta vincolato al sostegno di investimenti che verranno individuati dal Mef con un successivo decreto ministeriale. «Meglio che niente» spiega Lazzaro «anche se le nostre aspettative erano diverse». In merito alle misure proposte, «occorre verificare se gli strumenti individuati dal Mef usufruiranno di una tassazione agevolata al pari di quella prevista per i titoli di stato. E poi dovremo in ogni caso verificare le caratteristiche degli investimenti promossi dal Mef, auspicando che i relativi prodotti siano quotati su mercati regolamentati. L’Enpaf in ogni caso non si asterrà da possibili nuove iniziative a sostegno del sistema Italia, pure evidenziando che la gran parte delle risorse patrimoniali dell’ente sono investite nel nostro Paese e principalmente nel debito pubblico».

Francesca Giani

 

Redazione Fedaisf

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