New York, 11 gen – Per ora sembra che la strategia di Trump abbia avuto successo: dopo aver puntato il dito piu’ volte contro le aziende automobilistiche, accusate di portare all’estero i loro impianti, c’e’ stata una inversione di tendenza, con Fca e Ford che hanno annunciato investimenti in America. Bene, adesso il presidente eletto sembra voler usare la stessa strategia con le industrie farmaceutiche, colossi che hanno portato a termine fusioni con l’intento di spostare il loro domicilio fiscale e pagare meno tasse.
“Voglio che le aziende farmaceutiche tornino negli Stati Uniti, abbiamo bisogno di maggiore competitivita’. La nostra industria farmaceutica e’ stata un disastro”, ha detto Trump nel corso della conferenza stampa di oggi dalla Trump Tower di New York, la prima dalla sua elezione lo scorso 8 novembre. Le case farmaceutiche hanno spesso commesso reati “facendola franca” e restando impunite, ha aggiunto Trump. Per questo – ha continuato il miliardario repubblicano – e’ fondamentale “stabilire nuove procedure sulle offerte” nei casi di fusione e di acquisto.
In realta’ gia’ Barack Obama ha cercato di fermare la tendenza all’inversione fiscale di colossi della farmaceutica americana: lo scorso aprile aveva approvato un provvedimento con il quale aveva bloccato la fusione da 160 miliardi di dollari tra Pfizer e l’irlandese Allergan. L’accordo avrebbe garantito a Pfizer, colosso americano del settore farmaceutico, di beneficiare del regime fiscale favorevole alle imprese in Irlanda. Intanto a Wall Street il settore farmaceutico ha subito il colpo di Trump. Le azioni dei grandi gruppi quotati stanno cedendo oltre l’1%, portando in rosso la borsa di New York.
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(RADIOCOR) 11-01-17 19:11:49 (0626) 5 NNNN – Il Sole 24 Ore Radiocor Plus
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