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Vaccino Covid Pfizer, somministrata prima dose al mondo a donna 91enne

Per la prima volta al mondo è stato somministrato il vaccino per il Covid-19 realizzato dalla casa farmaceutica Pfizer/BioNTech.

A beneficiarne è stata una donna di 91 anni, immortalata nella foto che rapidamente ha fatto il giro del mondo.

Nurse time – 8 dicembre 2020

La somministrazione (purtroppo senza l’utilizzo dei guanti), immortalata da un fotografo, è stata effettuata a Coventry alle ore 06:31 del mattino.

«Mi sento molto fortunata, è il miglior regalo di compleanno».

Tra pochi giorni, infatti, Margaret compirà 91 anni.

«Significa che con l’anno nuovo potrò vedere parenti e amici dopo aver passato la maggior parte di quest’anno da sola». Al suo appuntamento con la storia la signora Keenan si è presentata con lo sguardo arzillo e un’allegra maglietta di Natale addosso.

«Sto bene, grazie», ha risposto alle telecamere. Oggi verrà dimessa dall’ospedale dove si trovava da alcuni giorni per altri problemi. Trascorrerà le feste con i famigliari più stretti, in osservanza delle regole.

Il ministro della Sanità Matt Hancock ha confidato di provare un po’ di commozione di fronte alle immagini. «È stato un anno molto difficile ma ora finalmente c’è una via d’uscita, la luce in fondo al tunnel. Sono orgoglioso del fatto che siamo il primo paese al mondo a consegnare questo vaccino».

Oggi sono  53 gli ospedali britannici che somministreranno la prima dose: la seconda arriverà tra 21 giorni. Dal 14 dicembre entreranno in azione anche i medici di famiglia e tanti altri centri nazionali. Per la parte logistica sono state coinvolte le forze armate. Il paese ha attualmente 800.000 dosi del vaccino Pfizer/BioNTech, con altri quattro milioni attesi per la fine del mese. Per Simon Stevens, direttore in Inghilterra della sanità pubblica (NHS England) la giornata i oggi rappresenta un traguardo importante. «È trascorso meno di un anno da quando il Covid è stato diagnosticato», ha sottolineato. «Oggi la sanità sta somministrando le prime dosi del vaccino: è un risultato strabiliante».

Dott. Simone Gussoni

Fonte: Corriere

#NurseTimes – Giornale di informazione Sanitaria


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Redazione Fedaisf

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