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De Vincenti, pensare a prezzi

“Soprattutto alla luce dei nuovi costosi prodotti che sono in arrivo”. Scaccabarozzi: “Si rischia di fare male i conti, perché non viene considerato quante prestazioni sanitarie potrebbero non essere necessarie con le nuove terapie”.

“Fra gli argomenti che dovranno essere affrontati nella prossima riunione del Tavolo sulla farmaceutica c’è quello del rafforzamento delle metodologie per fissare il prezzo dei farmaci, soprattutto alla luce dei nuovi costosi prodotti che sono in arrivo”. Lo ha sottolineato il viceministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti, intervenendo oggi a Roma all’assemblea di Farmindustria.

“La vicenda Antitrust”, legata a due farmaci con un’enorme differenza di prezzo, ha detto De Vincenti, “ci richiama a un lavoro sulla corretta applicazione delle regole di mercato e a una più attenta messa a punto di sistemi per fissare il prezzo dei medicinali. La rigorosità dei criteri di valutazione, comunque, non deve essere per forza repressiva, però deve basarsi sul profilo costo-efficacia e deve essere correlata alla reale attività di ricerca portata avanti per lo sviluppo del prodotto e ai suoi costi”.

10 luglio 2014 –PharmaKronos

Scaccabarozzi su innovativi

“Chi è malato ha diritto ai farmaci innovativi”. Lo ha sostenuto Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria al convegno di Cittadinanzattiva ‘Innovazione farmaceutica dal punto di vista dei pazienti: ostacoli e opportunità’.

“L’Italia deve decidere dove porre le proprie risorse – ha precisato – se non vuole cadere nella trappola dell’economia austera e triste. Che rischia anche di fare male i conti, perché non considera quante prestazioni sanitarie potrebbero non essere necessarie con le nuove terapie.  Per fare solo un esempio basterebbe chiedersi quante cirrosi, trapianti, tumori si possono evitare grazie ai nuovi medicinali contro l’epatite C”.

Per Scaccabarozzi “bisogna superare la logica ragionieristica dei compartimenti stagni per capire se la malattia non costi di più rispetto ai farmaci innovativi in termini economici e umani per i pazienti che sperimentano sulla pelle la prova tragica della ‘lotteria della nascita’.

Per cui chi vive in una Regione può contare su elevati livelli di assistenza, mentre chi risiede in un’altra è costretto a migrare altrove per ottenere la terapia innovativa.

10 luglio 2014 –PharmaKronos

 

 

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Redazione Fedaisf

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