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Guardia medica notturna: le Regioni ribadiscono il taglio

Sindacati “sconcertati” dalla decisione: “Il Ministro Lorenzin e la politica si assumano le proprie responsabilità, serve un tavolo immediato”. “Ma la tutela della salute dei cittadini dalla mezzanotte alle 8 della mattina non è una questione che possono decidere da sole le Regioni con un sindacato medico, seppure maggiormente rappresentativo nell’area della sola medicina generale”

03 giugno 2016 – Rassegna.it

“La lettera con la quale il Presidente del Comitato di Settore Regioni-Sanità, Massimo Garavaglia, ha respinto le richieste di modifica dell’Atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione di medicina generale da parte del Ministero della Salute desta sconcerto e preoccupazione, in primo luogo per l’assistenza notturna ai cittadini, oltre che per gli stessi medici operanti nella guardia medica, nel 118 e nei pronto soccorso degli ospedali”. È quanto si legge in una nota di Smi, Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet. “L’unica concessione delle Regioni – proseguono – è che in particolari situazioni la singola azienda sanitaria possa valutare l’attivazione del servizio di continuità assistenziale anche oltre l’h16, aumentando anche le diseguaglianza delle prestazioni, tra aziende/regioni più ricche e più povere. Peraltro senza neanche volerlo chiaramente scrivere nello stesso Atto di indirizzo ma affermando che sarà scritto nel nuovo articolato della convenzione, senza che sia iniziata la trattativa. Siamo a sole promesse, scarne e largamente insufficienti”.

“È come se – precisano Smi, Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet -diversi sindacati, il Ministero della Salute, le associazioni dei cittadini, tanti Comuni e i diversi parlamentari che hanno presentato interrogazioni, abbiano tutti preso un abbaglio. Invece le Regioni, a braccetto con un unico sindacato, imperterrite continuano a pensare che nella stragrande maggioranza delle situazioni l’assistenza notturna sia da demandare al 118 e ai pronto soccorso ospedalieri, superando la stessa vigente legislazione che prevede l’H24. Ma la tutela della salute dei cittadini dalla mezzanotte alle 8 della mattina non è una questione che possono decidere da sole le Regioni con un sindacato medico, seppure maggiormente rappresentativo nell’area della sola medicina generale”.

“Il re è nudo. Si ponga fine al balletto delle lettere e il Ministro Lorenzin e la politica si assumano le proprie responsabilità. Invece, di proseguire sulla strada del grottesco e dei pasticci in salsa nazional-regionale, non è più saggio resettare l’Atto di indirizzo e ripartire da un sistema che già in gran parte funziona ? Quindi aprire un tavolo di confronto, immediato e rapido, per potenziare la continuità dell’assistenza per i cittadini sull’h24, valorizzare la medicina di iniziativa, di gruppo e in rete, puntare sul ruolo unico declinato con il tempo pieno, non come impostato ora. Ma soprattutto bisogna evitare di confondere i ruoli e di far operare inappropriatamente il sistema di emergenza e urgenza, già in affanno e di scaricare il tutto sul Pronto soccorso, già con pochi medici, spesso anche precari. Quindi mettere in sicurezza le postazioni di guardia medica. Ultima domanda: ma scegliere il buonsenso non è fare la cosa giusta per una buona sanità?”, concludono Smi, Fp Cgil Medici, Cisl Medici, Uil Fpl Medici e Simet.

Comunicato stampa SMI – FP CGIL MEDICI – CISL MEDICI – UIL FPL MEDICI -SIMET

Notizie correlate: Documento integrativo dell’atto di indirizzo per la medicina convenzionata deliberato in data 12 febbraio 2014

Documento integrativo dell’Atto di indirizzo per la medicina convenzionata

Lettera di Garavaglia al Ministero della Salute

Sanità, sullo smantellamento della guardia medica notturna, lo SMI critica il ministro Lorenzin che fa una circolare esplicativa che invece di chiarire, complica la vicenda. Purtroppo nessuna marcia indietro sull’h16

Redazione Fedaisf

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