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ISTAT. Annuario statistico italiano 2017. Sanità, salute e farmaci

L’Annuario statistico italiano offre di anno in anno un articolato ritratto dell’Italia e della sua evoluzione, favorendo una lettura integrata dei fenomeni in atto. Con il suo apparato di informazioni e metadati, l’Annuario costituisce per esperti, policy maker e cittadini un importante strumento per orientarsi all’interno dell’offerta di dati e fonti.

Capitolo Sanità e Salute

Nel triennio 2013-2015 risulta leggermente in calo il numero di medici di base (-1,2 per cento) e pressoché stabile il numero di pediatri (-0,5 per cento). Si assiste a un potenziamento del numero di posti letto nelle strutture di assistenza residenziale (4,4 per cento in più dal 2013 al 2015), mentre sono in calo i posti letto ospedalieri, soprattutto quelli in regime per acuti. Permangono le differenze della rete d’offerta ospedaliera tra le regioni: i posti letto ordinari per mille abitanti restano superiori al Nord rispetto al Mezzogiorno.

Negli ultimi cinque anni le dimissioni ospedaliere per acuti sono continuate a diminuire, nonostante l’invecchiamento della popolazione. Tuttavia la riduzione dei ricoveri procede a ritmi decrescenti (-4,3 per cento tra 2012 e 2013 e circa -3 per cento negli anni successivi) ad indicare una progressiva stabilizzazione del fenomeno.

Il fenomeno dell’abortività volontaria continua a diminuire: il tasso di ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza nel 2015 si mantiene tra i più bassi d’Europa e pari a 6,4 casi ogni mille donne di età compresa tra i 15 e i 49 anni. Nel 2014 in Italia sono morte 598.670 persone, il 66,0 per cento per malattie del sistema circolatorio e per tumori. Tra 15 e 29 anni, avviene per cause di natura violenta il 58 per cento dei decessi maschili contro il 37 per cento di quelli femminili. La mortalità infantile è in ulteriore calo e pari a 3,1 per mille nati vivi, con i livelli più elevati in Calabria, Sicilia, Lazio e Puglia.

Nel 2014 si sono suicidate 4.147 persone, uomini in più di tre casi su quattro. Negli ultimi due anni la tendenza è ancora in calo e il valore dei tassi è tornato ai livelli del 2009-2010.

Nel 2016, il 70,1 per cento degli italiani dà un giudizio positivo sul proprio stato di salute, benché il 39,1 per cento dichiari di essere affetto da almeno una patologia cronica.

Le abitudini alimentari degli italiani si mantengono legate al modello tradizionale: il pranzo costituisce nella gran parte dei casi il pasto principale (due terzi della popolazione di 3 anni e più) e l’81,7 per cento della popolazione di 3 anni e più fa una colazione che può essere definita “adeguata”. Stabile rispetto al 2015 la quota della popolazione di 14 anni e più che dichiara di fumare (19,8 per cento).

Gli italiani e i farmaci

Secondo l’Istat, il 41,4 % della popolazione ha fatto uso di farmaci nei due giorni precedenti l’intervista. Si tratta soprattutto di donne (45,6% contro il 37% degli uomini).

E le quote di consumatori aumentano all’avanzare dell’età. Per entrambi i sessi si raggiunge la metà della popolazione già dai 55 anni. Fino a raggiungere, superati i 75 anni, il 90,3% tra le donne e l’88,9% tra gli uomini.

ISTAT – ANNUARIO STATISTICO ITALIANO 2017 | IN SINTESI

ISTAT – Capitolo 4 Sanità e Salute

ISTAT – 28 dicembre 2017

 

Redazione Fedaisf

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