
La primogenita dell’ex premier e governatore di Bankitalia e Bce è riuscita dove lui non ha mai tentato: da manager e imprenditrice. E con i due soci della XGen Venture SGR ha raccolto 174,2 milioni di euro di sottoscrizioni in fondi di investimento nella ricerca farmaceutica.
La XGEN Venture SGR S.p.A che ha fondato con due amici, Paolo Fondarò e Thimoty Daniele Scarinci, ha chiuso il bilancio del 2024 con il suo primo utile milionario: 1.122.389 euro, quasi raddoppiato rispetto ai 628.708 euro dell’anno precedente. E incassando commissioni nette per 4.185.725 euro contro i 2.932.089 del 2023.
Finché papà Mario Draghi è restato a Palazzo Chigi si cumulavano solo perdite sia pure piccole. Ma il 2023 è stato l’anno della svolta per Federica Draghi. Le due società su cui aveva puntato negli ultimi anni, la Xgen partners srl e la Xgen venture sgr spa, hanno finalmente preso il volo macinando entrambe incassi.
Federica Draghi è una dei tre soci fondatori di Xgen partners, di cui ha una quota del 30%. Quella società poi ha fondato la Xgen venture, di cui detiene l’intero capitale, e l’ha trasformata in SGR (Società di Gestione del Risparmio, or SGR) chiedendo a Banca di Italia e a Consob l’autorizzazione a lanciare due fondi di investimento che oggi sono entrambi operativi. Il primo fondo si chiama Xgen Venture Life Science Fund, e gestisce oggi un patrimonio che vale 15,7 milioni di euro. Il secondo fondo si chiama Xgen Parallel EuVECA Fund
La punta di diamante della società è il fondo Life Science, che secondo un comunicato della società «è sostenuto da una solida base di investitori istituzionali, tra cui FEI, CDP VC, UniCredit, Quaestio Capital, Banco BPM, Inarcassa, ENPAM, Fondazione di Sardegna e Banca Sella Holding, oltre a molti family office di spicco, con Micheli Associati, azionista di maggioranza di Genextra, che ha partecipato al lancio del fondo come anchor investor insieme a FEI e CDP VC». Un contratto di consulenza, che fa il grosso del fatturato, è quello con la Genextra spa di Francesco Micheli, da cui provenivano sia Francesca Draghi che i suoi due soci nel gruppo Xgen. Brunello Cucinelli, il re del cashmere, tramite la fondazione di famiglia supporta Tes Phrama, eccellenza Umbra fondata dal professor Roberto Pellicciai. Xgen Venture è entrata nel capitale di Tes Pharma, eccellenza umbra nel settore della ricerca per la medicina innovativa.
L’ammontare totale delle sottoscrizioni del Fondo Principale e del Fondo Parallelo a seguito del final closing è rispettivamente di Euro 174.221.200 ed Euro 2.833.500». Un bel salto perché alla fine dell’anno precedente le sottoscrizioni del fondo principale erano arrivate a 146,5 milioni di euro di raccolta. Il fondo principale, che si chiama XGEN Venture Lite Science Fund «ha effettuato, nel corso del 2024, n. 4 operazioni di investimento iniziale nelle società TES Pharma Sri, Genespire Sri, Protembis GmbH e iOnctura BV.
Oltre al primo guadagno milionario, Federica Draghi si è divisa anche i compensi con gli altri manager, che sono stati di 200 mila euro per la società controllante e di 904 mila euro nella Sgr. La controllante oggi è anche in credito per 54.251 euro con il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, per avere pagato tasse in eccesso con gli acconti Ires e Irap versati durante il 2024, e i soldi verranno scontati dai tributi 2025, anno che secondo le stime potrebbe ancora dare ottimi risultati.
Nota: Federica Draghi ha 49 anni, vive a Milano e ha due figlie piccole, ma forse pochi sanno che nelle sue vene scorre sangue blu. La madre Serena Cappello, chiamata in famiglia Serenella, è infatti la discendente di Bianca Cappello, la bellissima sposa del Granduca di Toscana Francesco de’ Medici, e questo fa di Federica Draghi l’erede di un’antica dinastia, imparentata con le più importanti casate europee.
Cresciuta a Roma, Federica era solita trascorrere le vacanze tra la Riviera del Brenta e il Padovano, nell’antica e lussuosa Villa Morosini Antonibon, tuttora di proprietà della famiglia, dove i genitori si erano sposati nel 1973. Laureata in biologia alla Sapienza di Roma, ha conseguito un dottorato in biochimica e subito dopo un MBA in Business Administration alla Columbia Business School di New York.
Queste esperienze le hanno consentito di lavorare prima come ricercatrice a Cambridge e poi, nel 2006, di essere assunta dalla società biotecnologica Genextra con sede a Milano, dove si occupava di opportunità di investimento e partnering, licensing e pianificazione della strategia di sviluppo delle società controllate dal gruppo biotech. Dal 2015 è inoltre nel board di IAB-Italian Angels for Biotech, un’associazione di imprenditori, manager e scienziati che investono in società innovative del settore delle Life Sciences.
Se dalla madre derivano le nobili origini, è dal lato paterno che Federica sembra aver ereditato la passione per le discipline mediche e scientifiche. Gilda Mancini, madre di Mario Draghi, era infatti una farmacista originaria di Monteverde Irpino, un piccolo borgo in provincia di Avellino, discendente da un’importante famiglia nella quale si ricorda anche Achille Rollo, il medico della corte pontificia. Mentre Alfredo, il nonno di Mario Draghi, era un chimico-farmacista che, nel suo laboratorio di Monteverde, adottò formule per medicinali che vennero impiegate poi da note industrie farmaceutiche.
Federica ha un fratello minore, Giacomo Draghi, 47 anni, che si è laureato con ottimi voti alla Bocconi di Milano. Dopo la laurea ha iniziato a lavorare in qualità di trader presso la Morgan Stanley, la famosa banca d’affari con sede a New York. Dopo 13 anni, nel 2017, ha deciso di iniziare una nuova avventura presso la Lmr Partners, dove ha avuto un incarico nella gestione di un fondo speculativo. In questo modo è riuscito a tornare in Europa, a Londra. La società per cui lavora adesso il più piccolo di casa Draghi gestisce 2,5 miliardi di dollari ed ha sede a Londra e Hong Kong. Giacomo Draghi si è sposato nel 2011 con Valentina, terapista nutrizionale
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