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Mercato parallelo per i nuovi farmaci contro l’epatite C

 Il fenomeno legato ai pezzi elevatissimi delle nuove molecole, che ritardano l’approvazione dei Sistemi sanitari. I rischi per chi ordina online, però, sono notevoli

di Mario Pappagallo | 31 maggio 2014 | CORRIERE DELLA SERA / SALUTE

Anche simeprevir, un nuovo inibitore di proteasi, è stato approvato nell’Unione europea per il trattamento degli adulti con epatite C di genotipo 1 (diffusa in Italia) e 4 (tipica in Egitto). È un farmaco orale che offre opzioni di trattamento con altre due molecole (triplice terapia), ma soprattutto, in associazione con sofosbuvir, è la prima cura che (in specifici casi) può cancellare l’infezione in 12 settimane. Senza interferone e senza ribavirina.

Diffusione

L’epatite C è una malattia che costituisce una rilevante preoccupazione per la salute pubblica a livello mondiale. In Europa si stima siano nove milioni le persone con infezione da Hcv che, se non trattata, può causare gravi danni al fegato, fra cui la cirrosi (le cicatrici dell’infiammazione distruggono via via il fegato funzionante) e il tumore (carcinoma epatocellulare, in parte evoluzione negativa della cirrosi) al fegato. L’infezione da Hcv è, di conseguenza, anche la principale causa di trapianto di fegato in Europa. E, per chi non è al corrente, un trapianto d’organo ha costi (tra intervento, rianimazione, degenza, farmaci anti-rigetto e complicanze varie) che superano i 100 mila euro in un servizio sanitario nazionale come il nostro. Questo per spiegare come un farmaco, seppur costoso, può rivoluzionare la situazione se come sembra azzera del tutto il virus dell’epatite C e può anche fare regredire situazioni avanzate di cirrosi. Se l’obiettivo è un Paese epatite C free, il costo vale la candela. E attenzione ai numeri: sebbene le nuove diagnosi di epatite C siano in calo, dal momento che occorrono circa 20-30 anni prima che i sintomi si manifestino, si prevede che tra il 2030 e il 2035 si verificherà un picco di casi di epatite C. Oggi, però, si è aperta finalmente la via di cure risolutive.

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