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Reggio Calabria. Situazione sbloccata: Gli ISF potranno accedere a tutte le strutture del Grande Ospedale Metropolitano

Soddisfazione della Sez. AISF del risultato raggiunto per tutti gli ISF, iscritti e non. N.d.R.

Carissimi colleghi, come vi è ben noto, dalla sua costituzione, questo Direttivo ha lavorato in nome e per conto dei suoi associati ponendosi come fine ultimo quello di elevare l’immagine degli ISF operanti nella provincia e di migliorarne le condizioni di lavoro sempre più deteriorate per il susseguirsi di eventi di cui il Covid 19 ne è stato il culmine.

La necessità di porsi da subito quale interlocutore credibile, accreditato e competente presso le diverse Direzioni Sanitarie Provinciali nasceva dall’esigenza sempre più impellente di essere parte attiva, piuttosto che subirne passivamente le conseguenze, di tutti quei processi che avrebbero stravolto da lì a poco il nostro modo di operare su tutto il territorio nazionale.

Questo è stato lo spirito con cui ci siamo presentati presso la Direzione Generale del GOM e abbiamo formalizzato ufficialmente con richiesta datata 17/01/21 Prot. N. 17 U che qui alleghiamo in calce, la volontà di ripristinare in modalità “face to face” le visite degli informatori scientifici di RC e provincia.

In seguito a lunga ma proficua concertazione, nonostante il perdurare dell’elevato tasso di contagi, si è giunti comunque al risultato tanto atteso quanto insperato di accedere presso tutte le Strutture afferenti al Grande Ospedale Metropolitano in completa sicurezza per la categoria, per i sanitari e i degenti che ivi vi risiedono.

La soddisfazione con cui accogliamo il successo di questo nuovo traguardo raggiunto fa il pari con la consapevolezza che molti di noi, iscritti e non a FEDAIISF, dovranno compiere un ulteriore sforzo perché si possa giungere tutti e nei tempi più brevi alla vaccinazione anti Covid (la prossima seduta è prevista sicuramente per sabato13 Febbraio p.v.) che, appare sempre più evidente, diverrà un segno tangibile di serietà e professionalità che ci consentirà di esercitare la nostra “meritoria” attività di informazione scientifica in strutture sanitarie che, gioco forza, dovranno adottare tutte le misure per ridurre al minimo le possibilità di contagio.

Riportiamo di seguito per intero il corpo del testo emanato dalla Direzione Generale del GOM in data 01 febbraio 2021

Il Direttivo Sezione AIISF “Seby Trapani” Reggio Calabria

 

 

Facendo seguito alle proficue interlocuzioni con i Delegati dell’AIISF “Seby Trapani” di Reggio Calabria, si comunica che, a partire dalla data odierna, tutti i Vs. associati, già vaccinati, sono autorizzati ad accedere ai Presidi Riuniti e Morelli del G.O.M. di Reggio Calabria per svolgere la loro meritoria attività.

Si raccomanda, come previsto dalle vigenti normative, l’uso dei prescritti DPI e l’esibizione, ove necessario e /o richiesto, del certificato di avvenuta vaccinazione.
Rimanendo a disposizione per qualunque necessità, colgo l’occasione, anche a nome della Direzione Strategica del G.O.M., per augurare buon lavoro e cordiali saluti.

Presidente Raffaele Ioffrida – e-mail: raffaeleioffrida@gmail.com

Segretario Giuseppe Magro – e-mail: magrogiuseppe@libero.it


Si riporta la lettera del 17 gennaio u.s. in cui si chiede al Commissario Straordinario che gli ISF possano accedere alle strutture ospedaliere


 

Pregiatissimo Commissario Straordinario,

nel porgere un plauso e sentito ringraziamento per le modalità e i tempi con cui il Suo Ufficio ha mirabilmente gestito le note difficoltà connesse alla gestione della emergenza sanitaria a cui tutta la Nazione ha dovuto fare fronte, si riportano in premessa alcune informazioni preliminari utili alla definizione dell’oggetto.

FED.A.I.I.S.F. (Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco), è una realtà associativa presente sulla quasi totalità del territorio nazionale, nasce come associazione di categoria, apartitica e asindacale, con lo scopo di tutelare la figura dell’informatore e promuovere una sua etica comportamentale.

Per descrivere le attività e le funzioni di AIISF è opportuno chiarire chi è e cosa fa l’Informatore Scientifico del Farmaco.

La figura dell’Informatore Scientifico del Farmaco viene istituzionalizzata dall’art. 31 della legge 833 del 1978, la stessa legge che istituisce contestualmente il SSN.
Tre anni dopo il Ministro della Sanità, col Decreto del 23 giugno 1981, definisce in modo preciso e circostanziato l’attività e i requisiti di questa figura professionale,

La scrivente sezione AIISF “Seby Trapani” di Reggio Calabria, federata FEDAIISF, rappresenta ad oggi 164 Informatori Scientifici del Farmaco di Reggio Calabria e Provincia.

Per descrivere le attività e le funzioni di AIISF è opportuno chiarire chi è e cosa fa l’Informatore Scientifico del Farmaco.

La figura dell’Informatore Scientifico del Farmaco viene istituzionalizzata dall’art. 31 della legge 833 del 1978, la stessa legge che istituisce contestualmente il SSN.
Tre anni dopo il Ministro della Sanità, col Decreto del 23 giugno 1981, definisce in modo preciso e circostanziato l’attività e i requisiti di questa figura professionale, sottolineandone la funzione sociale e anticipando di 40 anni temi di estrema attualità; afferma infatti: “L’attività di informazione scientifica deve essere volta ad assicurare il corretto impiego dei farmaci stessi anche con riferimento all’esigenza del contenimento dei relativi consumi.” È, in pratica, il primo richiamo all’appropriatezza prescrittiva e alla farmaco-economia.

In ottemperanza a tali norme , tutto il materiale impiegato nell’attività di informazione scientifica deve essere preventivamente depositato e approvato dal Ministero della Salute (adesso AIFA) e l’informatore che ne può argomentare i contenuti deve essere necessariamente e opportunamente in possesso di un diploma di laurea in discipline biomediche o chimico-farmaceutiche.

Si dispone inoltre che ogni azienda farmaceutica, per tramite della propria Direzione Medica da cui dipendono gli informatori, fornisca a questi ultimi, formazione continua e adeguata preparazione tecnico scientifica, perché possano illustrare al personale medico le caratteristiche dei farmaci, le loro eventuali controindicazioni, le possibili interazioni con altri farmaci di uso comune e con i cibi e gli effetti collaterali. In riferimento a quest’ultimo punto, il Legislatore imputa all’informatore l’obbligo di segnalare tutte le reazioni avverse ai farmaci di cui viene a conoscenza, attribuendo così ulteriore valore alla sua funzione sociale all’interno del Sistema Sanitario Nazionale.

A conferma della valenza associativa e del ruolo rappresentativo che viene riconosciuto alla scrivente, è stato recentemente redatto un protocollo di intesa sull’informazione scientifica da proporre all’Ordine dei Medici di Reggio Calabria, in cui si riconosce e conferma il reciproco rispetto delle figure professionali e si sostiene che la collaborazione tra medici della sanità pubblica e privata e gli informatori del farmaco rappresenta la strategia più adeguata per il perseguimento dell’appropriatezza prescrittiva e terapeutica e del contenimento della spesa. Tuttavia, oggi, questa collaborazione rischia di essere compromessa a causa dell’emergenza COVID.

Fin dai primi di marzo, ma in numerosi casi già dal 20 febbraio la maggior parte degli informatori hanno dovuto sospendere la loro attività, con importanti ripercussioni dal punto di vista lavorativo ed economico.

La mancanza di omogeneità nelle forme contrattuali ha portato ad una parcellizzazione dei comportamenti aziendali che hanno visto, per i più fortunati, il ricorso allo smart working dopo il consumo di ferie, per altri il ricorso alla cassa integrazione, per altri ancora, quelli con contratti provvigionali o con partita IVA, la perdita totale del reddito o addirittura la rescissione del rapporto di lavoro.

In virtù di quanto sopra specificato l’informatore è stato inserito nel primo gruppo dei soggetti da sottoporre a vaccinazione Anti-Sars-Cov2 con DCA n 08 del 11/01/2021 dalla Regione Calabria, infatti è con grande senso di responsabilità che gli informatori scientifici del farmaco di Reggio Calabria e Provincia si sono sottoposti al vaccino Anti-Covid.

Tale circostanza rappresenta pertanto, una ulteriore , valida motivazione, per poter affermare di esser certi di poter lavorare nelle condizioni di massima sicurezza che, in questo momento, vengono richieste a salvaguardia di tutti gli operatori del settore sanitario oltre che propria.

Per questo stiamo chiedendo alle istituzioni di consentirci, come avviene per tutte le altre attività professionali, di riprendere ad esercitare la normale attività professionale in modalità face to face, o de visu, e cioè nella maniera che, da sempre, è apparsa la più proficua, utile ed anche apprezzata, fondamentale tra l’altro ad evitare il pericolo di negative ricadute occupazionali in una città già profondamente segnata da questa problematica.

Per questo, ricordando altresì quanto previsto dall’art. 4 e dall’art. 28 della Costituzione Italiana oltre che dalla delibera della Giunta della Regione Calabria del 29 giugno 2006, n° 445 relativa al protocollo regionale dell’Informazione Scientifica sul Farmaco ai sensi dell’art. 48 commi 21, 22, 23, 24 della legge 24 novembre 2003, n° 326, Le chiediamo di voler ripristinare l’accesso degli Informatori Scientifici del Farmaco presso le strutture da Lei dirette e favorire così gli incontri con i Medici che potranno avvenire nel completo rispetto delle norme vigenti e dei tempi tra loro preventivamente concordati.

Certi di un cortese riscontro nell’accogliere la nostra richiesta, porgiamo i più cordiali saluti.

Il Presidente Sez. AIISF “Seby Trapani” Reggio Calabria
Ioffrida Raffaele

 


N.d.R.: L’accesso alle strutture ospedaliere riguarda ovviamente tutti gli ISF, iscritti e non iscritti Fedaiisf. L’autorità sanitaria pone come condizione l’uso dei DPI e “l’esibizione, ove necessario e /o richiesto, del certificato di avvenuta vaccinazione“.

La vaccinazione al momento è facoltativa non obbligatoria. Cosa dice però la legge. Riportiamo il parere legale di Altalex, che invitiamo a leggere attentamente.

In questa sede riportiamo un breve essenziale stralcio:

Il lavoratore è tenuto a comunicare al datore di lavoro se si è sottoposto al vaccino.

In caso contrario il lavoratore, se ha rifiutato l’inoculazione, dovrà fornire adeguata documentazione (medica) a comprova dello stato morboso; sicché a nulla rileva essere no-vax, poiché non è una causa di giustificazione.

Al datore di lavoro spetta l’obbligo di inviare il lavoratore a visita medica dal medico competente, il quale, svolte le sue opportune valutazioni, dovrà stabilire se il prestatore è idoneo alla mansione.

In caso di inidoneità alla mansione, quindi, il datore di lavoro valuterà se può adibire il lavoratore ad altre mansioni, e in luoghi dove non può essere esposto al contagio; in mancanza potrà procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro.

Il vaccino nei fatti diventa obbligatorio se non lo è già diventato per alcune categorie (medici, infermieri e operatori socio-sanitari) nei confronti delle quali il datore di lavoro, pubblico o privato, dovrà agire prontamente sul piano disciplinare.

In buona sostanza, l’amministratore diviene destinatario dell’obbligo giuridico di impedire che chi entra in contatto con l’ambiente lavorativo contragga o diffonda il Covid.

 

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

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