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Ricetta elettronica. Doveva terminare a fine 2022. Prorogata di un anno la scadenza

Con l’inizio del 2023 sarebbe terminato il periodo concesso da un’ordinanza della Presidenza del Consiglio (marzo 2020) che consentiva ai medici e ai pazienti, causa Covid, di usufruire della cosiddetta “ricetta dematerializzata”.

Unanime è stata la richiesta di associazioni di categoria e mediche di prorogarne la scadenza.

Durante il Consiglio dei Ministri, presieduto dal vicepremier Matteo Salvini, riguardante il decreto legge Milleproroghe, è stata prorogata la norma che permette l’invio della ricetta elettronica via sms o via mail per un anno, fino alla fine del 2023.

il Corriere della Sera, nel darne notizia, riporta la soddisfazione del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, che è anche responsabile Sanità di Fratelli d’Italia: «Un buon provvedimento, che è stato giusto prorogare e mira ad alleggerire il carico di presenze negli ambulatori medici di soggetti fragili e migliora la vita di portatori di patologie croniche, che possono aver bisogno di una prescrizione senza che ci sia nulla per cui visitarli».

Arriverà con il decreto Milleproroghe la proroga di un anno della possibilità di ricevere le ricette mediche via mail o sms. La misura, introdotta con ordinanza della protezione civile durante l’emergenza Covid era in scadenza a fine anno. D

 

La ricetta dematerializzata è la versione elettronica della tradizionale ricetta rossa introdotta nel 2011. Per la precisione con il decreto del 2 novembre, del ministero dell’Economia e delle Finanze in concerto con il ministero della Salute. Fino al 2020 era accompagnata comunque da un promemoria cartaceo, da ritirare nello studio medico. L’ordinanza della Presidenza del Consiglio dei ministri, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 21 marzo 2020, ha disposto la possibilità di utilizzo di strumenti alternativi al promemoria cartaceo e prevede che, al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico, l’assistito possa chiedere il rilascio del promemoria dematerializzato, ovvero il numero di ricetta elettronica. La ricetta elettronica prevede la completa informatizzazione dell’intero ciclo di vita della tradizionale ricetta medica cartacea del Sistema Sanitario Nazionale.

Scotti (Fimmg) dichiara che “l’obiettivo però dovrebbe essere, in futuro, quello di realizzare una vera dematerializzazione della ricetta che possa essere direttamente usufruita presentando semplicemente la tessera sanitaria elettronica, come avviene già in alcune regioni italiane come il Veneto”.

“È una ottima notizia, ringrazio il Ministro della Salute Orazio Schillaci per essersene fatto carico e avere con grande rapidità risolto questo problema che ha destato molta preoccupazione tra i medici e i cittadini”.

Così il Presidente della FNOMCeO, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, commenta la notizia della proroga, approvata questa mattina dal Consiglio dei Ministri, al 31 dicembre 2023 della possibilità, per i medici, di inviare il promemoria della ricetta elettronica via mail o messaggio. Lo fa in un video che andrà nella prossima edizione di FNOMCeO Tg Sanità.

Gli utenti potranno continuare a recarsi nelle farmacie, nelle strutture pubbliche – spiega – a ritirare i farmaci o a effettuare le prestazioni utilizzando il loro smartphone su cui sarà presente la ricetta”.

Ora avremo finalmente un anno di tempo per rendere strutturata questa norma – conclude – e consentire così ai medici e ai cittadini di continuare a ottenere un servizio che sicuramente ha avuto un altissimo gradimento”.

È possibile guardare il video su YouTube o scaricarlo con WeTransfer.

 

Redazione Fedaisf

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