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Rotazione del personale e conflitto di interessi, il piano Anticorruzione del ministero

Il ministero della Salute prende posizioni contro la corruzione e lo fa con un vero e proprio “Piano”. Il testo, pubblicato sul sito istituzionale che porta il nome di “Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione 2015-2017” (Ptpc), è stato approvato secondo le previsioni della legge n.190 del 6 novembre 2012 recante diposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione.

Le situazioni rilevanti per il Pna sono tali da comprendere non solo l’intera gamma dei delitti contro la pubblica amministrazione disciplinati dal codice penale, ma anche le situazioni in cui – a prescindere dalla rilevanza penale – venga in evidenza un malfunzionamento dell’amministrazione a causa dell’uso a fini privati delle funzioni attribuite ovvero l’inquinamento dell’azione amministrativa, sia che tale azione abbia successo sia nel caso in cui essa rimanga a livello di tentativo.

In questo quadro generale, definito dal Pna, il Ptpc varato dal ministero della Salute analizza le differenti aree a rischio, delineando un apposito codice di comportamento. Tra gli interventi previsti: rotazione del personale e dei dirigenti e l’identificazione del potenziale conflitto di interessi.

L’analisi si occupa anche degli incarichi d’ufficio o attività e incarichi extra-istituzionali; dell’inconferibilità e incompatibilità di incarichi dirigenziali e dello svolgimento di attività successive alla cessazione del rapporto di lavoro con l’amministrazione.

Ma non è tutto. Sono anche previste verifiche specifiche per la partecipazione a commissioni di concorso o di gara e per lo svolgimento di funzioni direttive in riferimento agli uffici considerati a più elevato rischio di corruzione.

Una parte del testo, è inoltre dedicato alla tutela del dipendente che effettua segnalazioni di illecito, il cosiddetto “whistleblower” per favorire la segnalazione di illeciti da parte dei dipendenti, fornendo ai denuncianti protezione contro possibili pregiudizi, atteso che il timore di ritorsioni potrebbe costituire un deterrente alla comunicazione di violazioni dell’integrità.

Rossella Gemma

Martedì, 03 Febbraio 2015 – Doctor33

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE 2015 – 2017

Notizia correlata: Sanità, rotazione incarichi contro la corruzione (Il Sole 24ORE)

Redazione Fedaisf

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