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Storie di ISF. “Invitata” a licenziarsi dalla casa farmaceutica perché incinta: a processo legale rappresentante e capo area

CAVALLINO (Lecce) – Vendeva integratori per la gravidanza per conto di un’azienda farmaceutica, ma quando comunicò di essere rimasta incinta, venne licenziata. La storia di Roberta Martignago, una biologa di Cavallino di 33 anni, venne anche affrontata in un servizio del programma “Le Iene” dando così la stura per l’apertura di un fascicolo d’indagine.

ottobre 16, 2015 – CorriereSalentino.it

Nelle scorse ore, il gup Carlo Cazzella ha rinviato a giudizio Vittorio Unfer, 52enne di Roma, legale rappresentante di un’azienda farmaceutica di Roma e Daniele Scafora, 54 anni, di Napoli, capo area con l’accusa di tentata estorsione. Il processo, così come richiesto dal pubblico ministero di udienza Massimiliano Carducci (in sostituzione della collega titolare Roberta Licci) si aprirà il prossimo 26 febbraio dinanzi al giudice della prima sezione penale Bianca Todaro. E’ stato invece assolto il dipendente Roberto Smargiassi, che aveva chiesto di essere giudicato in abbreviato sempre per tentata estorsione.

La persona offesa, madre di un bimbo di 11 mesi. La donna si è costituita parte civile con l’avvocato Stefano Leuzzi. La storia emerse nel corso di un servizio  di Giulio Golia, durante la trasmissione “Le Iene”. Tutto ha inizio a giugno 2013, quando la biologa comunica al suo referente d’azienda di aspettare un figlio e di essere al terzo mese di gravidanza.

incintaLe congratulazioni e le rassicurazioni della sera, la mattina dopo si trasformano in un incubo. Roberta riceve una telefonata in macchina dalla stessa persona, che le accenna come l’azienda sia rimasta indisposta da quella comunicazione, accusandola di non aver mostrato la giusta “sensibilità” nei confronti dei suoi datori di lavoro.

Un’ora dopo, la donna torna a parlare col suo referente, che le ripete quanto già comunicato. Questa volta, però, Roberta registra la telefonata in compagnia del proprio compagno. L’azienda le contesta di non essere stata interpellata prima, argomentando sull’iter che la donna avrebbe dovuto seguire per una gravidanza. Le intima di rimettere in 24 ore il proprio mandato, pena la sottrazione della quota di anticipo sulle provvigioni (la parte premiante dello stipendio) e la restituzione delle provvigioni stesse. Lei rifiuta e l’azienda, nel giro di poche ore, le inoltra formale richiesta di restituzione di 8mila euro in contanti e le dà il benservito.

Nel corso de “Le Iene”, i responsabili della società farmaceutica avrebbero motivato la “scelta” del licenziamento con lo “scarso rendimento” della Martignago. Una tesi confutata dalla donna che riferì invece di una crescita delle vendite nella zona di Lecce.
Ora Roberta lavora per un’altra azienda che si occupa di prodotti nel settore pediatrico.

Francesco Oliva

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Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 -“Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternita’ e della paternita’, a norma dell’articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53” – pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 96 del 26 aprile 2001 – Supplemento Ordinario n. 93

Redazione Fedaisf

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