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U.E.: proposta abolizione del foglietto illustrativo. Se ne è discusso al Gruppo Europeo dei farmacisti

Al Simposio del Pharmaceutical Group of European Union si è discusso di accesso ai farmaci, foglietti illustrativi digitali e Real world evidence, sollecitando la categoria a essere sempre più protagonista della sanità
del futuro.

Il Pgeu rappresenta i 160mila farmacisti e le 400mila farmacie operanti in Europa,

Un’armonizzazione delle norme legislative vigenti nei diversi Stati membri Ue per garantire a tutti i cittadini europei un uguale accesso ai farmaci e alle informazioni su di essi: questo il filo conduttore dell’interessantissimo simposio Pharmaceutical Group of European Union (Pgeu), organizzato dal suo presidente Roberto Tobia a Roma con la collaborazione di Federfarma e di Prezioso Consulting.

Si è parlato anche di foglietto illustrativo, il cosiddetto bugiardino, in quanto in Commissione europea si discute dell’ipotesi di abolirlo, proposta in chiave di risparmio e anche di minore impatto ambientale. L’industria farmaceutica propone il foglietto illustrativo digitale.

Sono 11 miliardi in Europa i foglietti illustrativi digitali che dovrebbero stampare i farmacisti se passasse la proposta dell’industria. I farmacisti invece sollecitano l’identificazione chiara della percentuale di pazienti che ha un bisogno reale di questo servizio e vogliono che si eviti in tutti i modi che i foglietti possano essere utilizzati a fini pubblicitari.

«Il Pgeu è favorevole al foglietto illustrativo digitale ma solo in via complementare come ausilio informatico capace di erogare più informazioni ai cittadini in modo più dinamico, smart e più facilmente comprensibile ma
ci sono soggetti fragili che hanno bisogno di trovare nelle scatole dei medicinali informazioni cartacee», ha spiegato Roberto Tobia.

«Ci opponiamo fermamente quindi alla linea dell’industria che vorrebbe foglietti solo digitali e all’ipotesi della stampa in farmacia che porterebbe via molto tempo ai farmacisti e sarebbe onerosa. Il farmacista europeo impiega sei ore al giorno per questioni burocratiche, non lo si può caricare di ulteriori incombenze.

L’idea è invece di trasferire la parte digitale nel Fascicolo sanitario elettronico e sicuramente è importante l’accesso a tutte le informazioni inerenti i trattamenti farmacologici dei pazienti da parte dei farmacisti».

Roberto Tobia, concludendo i lavori del Simposio, ha sottolineato “il ruolo sociale del farmacista in farmacia, che in tutta Europa rappresenta un serio punto di riferimento per i pazienti, per le istituzioni e per l’intera filiera del farmaco. Migliorare il sistema si può, coinvolgendo i farmacisti nell’approccio ai problemi e nella scelta delle soluzioni, ma soprattutto armonizzando i sistemi normativi di tutti i Paesi europei almeno per quanto riguarda l’equo accesso ai farmaci, i controlli sui canali di vendita paralleli e i tempi di autorizzazione e rilascio dei nuovi farmaci”.

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Redazione Fedaisf

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