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Emergenza Covid. Regione Campania: interrogazione su sofferenza lavorativa ISF

PREMESSO CHE

L’oramai nota Pandemia da COVID-19, dichiarata ufficialmente dall’OMS l’11 marzo 2020, in ragione del carattere estremamente diffusivo di tale agente patogeno, ha purtroppo determinato anche nel nostro Paese una situazione epidemiologica molto grave, imponendo l’adozione di severe misure restrittive da parte del Governo centrale -attive sull’intera Nazione ed allo stato prorogate a tutto il 13 aprile c.a., giusto DPCM del 1° aprile ultimo scorso- finalizzate ad arginare in maniera efficace e rapida l’epidemia di che trattasi;

Nonostante i provvedimenti limitativi generali tempestivamente messi in campo per il contenimento del Coronavirus, il contagio è avanzato anche nella nostra Regione, comportando aggiuntive disposizioni di sicurezza locali, e mettendo a dura prova l’intero sistema economico-produttivo territoriale, con conseguenze inevitabili per la collettività, e l’insorgere di volta in volta di nuove categorie di lavoratori in difficoltà, a causa dell’interruzione forzata delle attività.

CONSIDERATO CHE

Tra le categorie rivelanti particolare sofferenza lavorativa non attenzionata in questo periodo di emergenza pandemica, c’è quella degli Informatori Scientifici del Farmaco, la cui attività in Campania, disciplinata dalla Legge Regionale n.8 del 27-06- 2011, e prevedente espresse procedure di accreditamento, è stata ufficialmente interrotta con Nota Circolare Prot.2020.05150477 del 09-03-2020 della Direzione Generale per la Tutela della Salute e il Coordinamento del Sistema Sanitario Regionale, che ha sospeso fino al 15 aprile c.a. le operazioni di informazione e promozione nelle Strutture del SSR e negli Ambulatori/Studi medici MMG e PLS vietando anche le comunicazioni telefoniche o a mezzo mail che non rivestano carattere di urgenza;

Tale decisione, traente applicazione dalle disposizioni nazionali di contrasto al Coronavirus, e sostanzialmente intesa per limitare l’accesso alle aree dedicate all’assistenza per coloro che ne hanno necessità, onde evitare una pressione eccessiva per i professionisti sanitari, ha di fatto bloccato un’attività pur funzionale al sistema sanitario.

RILEVATO CHE

La richiamata situazione di emergenza economico-produttiva territoriale ha comportato uno specifico impegno istituzionale, confluito nel cosiddetto Maxi Piano di Aiuti recentemente annunciato dalla Regione Campania, prevedente espressamente 272 mln di euro per gli interventi dell’asse socio-economico;

Nella fattispecie, non si è tenuto conto di alcuna misura compensativa per la categoria innanzi citata;

La problematica degli Informatori Scientifici del Farmaco è stata posta in evidenza anche dalle Parti Sindacali congiunte CGIL, FEMCA CISL E UILTEC;

DATO ATTO CHE

Nell’ottica di perseguimento di un giusto equilibrio sociale non può non tenersi conto di simile realtà, stante anche la peculiarità della professione in questione, prestante indubbia utilità al sistema sanitario generale.

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

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