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Avviati test sull’uomo del vaccino anti coronavirus finanziato da Bill Gates

Presso la Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania sono state effettuate le prime iniezioni sull’uomo di un vaccino candidato contro il coronavirus SARS-CoV-2. Si tratta dell’INO-4800, sviluppato dalla casa farmaceutica INOVIO Pharmaceuticals, Inc. e in parte finanziato dalla Bill e Melinda Gates Foundation (BMGF). Incoraggianti i risultati degli studi preclinici.

fanpage scienze – Andrea Centini – 8 aprile 2020

Avviata negli Stati Uniti la sperimentazione umana di un vaccino candidato contro il coronavirus SARS-CoV-2, dopo l’autorizzazione a procedere rilasciata dalla Food and Drug Administration (FDA), l’ente americano deputato al controllo di alimenti, farmaci e terapie sperimentali. La preparazione, sviluppata dagli scienziati della casa farmaceutica INOVIO Pharmaceuticals, Inc., è stata in parte finanziata dall’organizzazione Coalition for Epidemic Preparedness Innovations (CEPI) e dalla Bill e Melinda Gates Foundation (BMGF), la più grande fondazione privata al mondo guidata dal fondatore della Microsoft Bill Gates e da sua moglie, noti filantropi.

Si tratta del terzo vaccino candidato contro il coronavirus responsabile della COVID-19 ad essere ammesso alla sperimentazione clinica di Fase I, che prevede di verificarne la sicurezza in alcune decine di volontari sani. Il primo ad essere testato sull’uomo è stato quello messo a punto dalla società di biotecnologie Moderna Inc. e dai National Institutes of Health (NIH) americani, che a partire dal 17 marzo hanno avviato un percorso di somministrazione presso il Kaiser Permanente Washington Research Institute. A poche ore dall’avvio di questi test, che prevedono il monitoraggio dei volontari per circa 12 mesi, sono partiti anche quelli in Cina, su 108 cittadini sani di Wuhan con un’età compresa tra i 18 e i 60 anni. Anche in questo caso ci vorranno molti mesi per il passaggio alla sperimentazione clinica di Fase II, condotta su centinaia di pazienti, e a quella di Fase III, con migliaia di persone coinvolte.

Il vaccino finanziato da Bill Gates si chiama INO-4800 e ha mostrato risultati molto incoraggianti nei test preclinici sui modelli murini (topi). I roditori hanno infatti sviluppato una consistente risposta anticorpale al coronavirus SARS-CoV-2. Com’è evidente, tuttavia, i topi non sono uomini e dunque questo processo dovrà essere dimostrato anche nella nostra specie. Il vaccino candidato è stato già iniettato in 40 volontari sani della città di Filadelfia, che saranno seguiti nei prossimi mesi da scienziati dell’autorevole Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania. Entro quattro settimane saranno sottoposti a una seconda iniezione dell’INO-4800, un tipo di preparazione chiamata “vaccino a DNA” che al momento viene utilizzata in medicina veterinaria.

L’approvazione della FDA e l’avvio della sperimentazione clinica del nuovo vaccino candidato rappresentano una tappa importante nella lotta coronavirus: “Questo è un significativo passo avanti nella lotta globale contro COVID-19. Senza un nuovo vaccino sicuro ed efficace, è probabile che la pandemia di COVID-19 continui a minacciare vite umane e mezzi di sussistenza”, ha dichiarato il Dottor Joseph Kim, Presidente e CEO di INOVIO Pharmaceuticals, Inc. Lo scienziato ha affermato che da quando è stata resa disponibile la sequenza genetica del patogeno da parte degli scienziati cinesi, a gennaio, i suoi team hanno lavorato alacremente 24 ore su 24 per ottenere questo risultato.

Gli scienziati americani partivano avvantaggiati dal fatto di aver sviluppato un vaccino candidato contro la MERS, causata da un coronavirus molto simile al SARS-CoV-2. In quel caso le persone sottoposte alla sperimentazione avevano sviluppato “alti livelli di risposte anticorpali”, rilevati nel 95 percento dei partecipanti, oltre a una “risposta di cellule T su larga scala in quasi il 90% dei partecipanti allo studio”, si legge nel comunicato stampa della casa farmaceutica. La preparazione è stata inoltre ben tollerata. Sono tutte indicazioni molto incoraggianti per il prosieguo della sperimentazione dell’INO-4800. L’azienda ha già prodotto migliaia di dosi in vista dello studio clinico di Fase II, ed entro la fine dell’anno dovrebbe arrivare a un milione. La speranza è che la preparazione riesca a superare brillantemente tutti gli studi clinici, e arrivare così a ottenere un vaccino valido ed efficace nell’arco di 12-18 mesi, le tempistiche citate più volte anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità.

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Redazione Fedaisf

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