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Caso Menarini: spuntano altri 100 milioni in conti cifrati

Firenze. Ancora un colpo di scena nell’ambito dell’inchiesta che ha travolto la Menarini; dopo il sequestro, avvenuto il 25 novembre scorso, di oltre un miliardo e duecento milioni di euro per truffa, riciclaggio e violazioni fiscali. La Procura di Firenze sta ora svolgendo accertamenti su altri cento milioni di euro riferibili alla celebre multinazionale farmaceutica ed al suo patron Alberto Aleotti.

L’ingente somma di denaro è stato individuata presso una società fiduciaria di Milano incaricata della sua gestione, rientrata in Italia nel corso dell’anno precedente, dopo essere stata intaccata dal cosiddetto "scudo fiscale". Il pm Luca Turco ha depositato una nota durante un’udienza dal gip Michele Barillaro, in cui si chiede se la Menarini abbia o meno osservato le disposizioni della legge 231 sulla responsabilità amministrativa delle società, in merito ai modelli di organizzazione, gestione e controllo.

Il magistrato ha voluto evidenziare, con il parere dell’Agenzia delle entrate, riscontri fatti su documenti sequestrati nelle perquisizioni negli uffici della Menarini. Uno di questi, secondo quanto si è appreso, riportava quattro lettere dell’alfabeto, ciascuna affiancata da cifre. Secondo gli inquirenti si tratterebbe di altrettanti conti detenuti all’estero poichè dagli accertamenti su uno di questi quattro conti cifratì è emersa la somma di cento milioni di euro, custodita a Milano. Secondo la difesa della casa farmaceutica Menarini non si tratterebbe di nuovo denaro, bensì di una parte già oggetto di indagini e di un contenzioso aperto con il Fisco.

18/05/2011 

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