
Gli obiettivi specifici del Piano pandemico:
Obiettivo 1: ridurre gli effetti di una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria sulla salute della popolazione, riducendone la trasmissione, la morbilità e la mortalità.
Obiettivo 2: consentire azioni appropriate e tempestive per il coordinamento a livello nazionale e locale delle emergenze, ovvero negli ambiti della sorveglianza integrata, della protezione della comunità, dei servizi sanitari, dell’accesso alle contromisure e del personale sanitario.
Obiettivo 3: ridurre l’impatto della pandemia sui servizi sanitari e sociali e garantire la continuità dei servizi essenziali.
Obiettivo 4: tutelare la salute degli operatori sanitari e del personale coinvolto nella gestione dell’emergenza.
Obiettivo 5: informare, coinvolgere e responsabilizzare la comunità nella risposta ad una pandemia da agenti patogeni respiratori.
Il Piano definisce i ruoli e le responsabilità dell’insieme delle istituzioni del Ssn e delle reti di coordinamento nella preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria nell’ambito dello stato di emergenza nazionale che un tale evento determinerebbe. (Fonte Aogoi)
Restrizioni alla libertà personale solo in casi eccezionali e non con Dpcm. Promossi i vaccini ma “non possono essere considerati gli unici strumenti”. No a discriminazioni e stigma sociale.
Nel testo si spiega che “i vaccini approvati e sperimentati risultano misure preventive efficaci, contraddistinte da un rapporto rischio-beneficio significativamente favorevole”, ma “non possono essere considerati gli unici strumenti per il contrasto agli agenti patogeni ma vanno utilizzati insieme ai presidi terapeutici disponibili”. La libertà individuale potrà essere limitata solo in caso di “pandemie eccezionali” e non più attraverso l’adozione di Dpcm, ma solo per mezzo di leggi ordinarie o con i più tempestivi Decreti legislativi e Decreti legge.
La nuova bozza è stata trasmessa dal ministero della Salute alla Conferenza Stato-Regioni, e che punta a superare le critiche che hanno portato ormai un anno fa al ritiro della precedente bozza.
La nuova Bocciatura delle Regioni
Regioni: "The document proposto dal Ministero della Salute, come già ribadito in più occasioni in sede tecnica, risulta eccessivamente discorsivo, ridondante e di difficile consultazione. Si evidenzia pertanto la necessità di renderlo molto più sintetico e schematico per facilitarne la fruizione, evitando ridondanze e ripetizioni di concetti o di aspetti già trattati in altri documenti di riferimento”. “inoltre «non presenta una catena di comando chiara e definita”
La Commissione Salute della Conferenza delle Regioni ha concordato di richiedere al Ministero della Salute la revisione e la ristrutturazione del “Piano Strategico-operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2025-2029”. Il documento proposto dal Ministero della Salute, come già ribadito in più occasioni in sede tecnica, risulta eccessivamente discorsivo, ridondante e di difficile consultazione. Si evidenzia pertanto la necessità di renderlo molto più sintetico e schematico per facilitarne la fruizione, evitando ridondanze e ripetizioni di concetti o di aspetti già trattati in altri documenti di riferimento. Si suggerisce anche l’inserimento di un executive summary iniziale che sinttizzi efficacemente i principali contenuti del documento.
Ministero Salute, “su Piano pandemico subito confronto con Regioni”
Of Adnkronos
“Chiederò subito un confronto con la Commissione Salute” della Conferenza delle Regioni “sulle ultime osservazioni rappresentate” in merito al nuovo Piano pandemico, “di cui apprendiamo”. Questo piano “è frutto di lungo percorso di condivisione anche con le Regioni. Le loro richieste sono state in gran parte recepite nel documento”. E’ quanto dichiara all’Adnkronos Salute Maria Rosaria Campitiello, capo del Dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, che auspica di “arrivare nel più breve tempo a chiudere il testo del nuovo piano pandemico nell’interesse della salute pubblica dei cittadini”.
La parole di Campitiello, che ricorda anche che “la legge di Bilancio stanzia i fondi necessari per l’attuazione del nuovo piano”, fanno riferimento a quanto emerso da un documento (che a quanto si apprende sarebbe ancora in fase istruttoria) in cui la Commissione Salute della Conferenza delle Regioni muove alcune osservazioni sul testo del piano pandemico chiedendone “la revisione e la ristrutturazione”.
Nota: Una riunione tecnica tra le parti è stata convocata in videoconferenza per il 21 maggio.
Virus emergenti e vaccini, i rischi per la sanità
Nell’attesa di un accordo sul Piano (e del varo del documento) forse giova ricordare che i vaccini in 50 anni hanno salvato oltre 150 milioni di vite nel mondo, anche se i progressi sono a rischio.
Il monito arriva da Organizzazione mondiale della sanità, Unicef e Gavi in occasione della Settimana mondiale delle vaccinazioni. Disinformazione, crisi umanitarie e tagli ai finanziamenti stanno mettendo a repentaglio i progressi, esponendo al rischio di malattie prevenibili milioni di bambini, adolescenti e adulti. A testimoniarlo è, ad esempio, il caso del morbillo negli Stati Uniti. Ma anche meningite e febbre gialla sono in aumento.
“I tagli ai finanziamenti per la salute globale – ha detto il direttore generale dell’Oms, Tedros Adhanom Ghebreyesus – hanno messo in pericolo questi risultati faticosamente raggiunti. Le epidemie di malattie prevenibili con un vaccino sono in aumento in tutto il mondo, mettendo a rischio vite umane ed esponendo i Paesi a costi maggiori per il trattamento delle malattie e la risposta ai focolai. I Paesi con risorse limitate devono investire negli interventi a più alto impatto, tra cui i vaccini”. Perchè prevenire in sanità – quando si può – è decisamente meno caro che curare. (Fonte: Fortuneita)
Piano nazionale di preparazione e risposta a una pandemia influenzale
Aggiornamento Piano Pandemico: il Nursing Up esorta Ministero e Regioni a superare le diatribe