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Farmacisti prescrittori: l’Irlanda si appresta a legiferare in questo senso

Torino. Condannato infermiere per esercizio abusivo della professione medica per aver somministrato alcuni farmaci ai pazienti senza la prescrizione medica obbligatoria

Parlando ai farmacisti riuniti a Killarney per il loro congresso annuale, il ministro della Salute irlandese Leo Varadkar si è augurato che possano essere abilitati «a prescrivere medicinali come già avviene in alcune nazioni».

«Nessuno conosce i farmaci meglio del farmacista» ha poi spiegato Varadkar all’Irish Times. Il Ministro si basa sul successo riportato con l’autorizzazione alla prescrizione concessa agli infermieri irlandesi e ricorda anche l’esempio della vaccinazione contro l’influenza da parte dei farmacisti, iniziativa che ha permesso di proteggere ben 41.000 pazienti nel corso della stagione 2013/2014, un numero doppio rispetto all’anno precedente. «L’85% di quei pazienti non era mai stato vaccinato prima ed era costituito da persone a rischio» ha sottolineato ancora il Ministro.

Per ora Leo Varadkar si è astenuto dal fissare date con i farmacisti; si è accontentato di diffondere l’idea della prescrizione da parte dei farmacisti ospedalieri che «in un primo tempo, permetterebbe di evitare conflitti d’interesse tra la prescrizione e la vendita dei medicinali». Ha precisato tuttavia che una simile autorizzazione avrebbe bisogno di «una nuova legislazione e di un emendamento alla legge».

Da parte sua Kathy Maher, presidentessa dell’Unione farmaceutica irlandese (Ipu), come riporta sempre dall’Irish Times, ha fatto notare che «alcune specialità medicinali dispensabili dal farmacista in Gran Bretagna, in Irlanda necessitano della prescrizione del medico». Leo Varadkar ha anche promesso ai congressisti irlandesi di rivedere la regolamentazione sulla dispensazione della pillola del giorno dopo che, attualmente, è gratuita solo su prescrizione, situazione questa mal vista dall’Ipu.

E.L. – Giovedì, 07 Maggio 2015 – Farmacista33

Esercizio abusivo della professione medica da parte dell’infermiere

La Corte d’appello di Torino ha confermato la sentenza con la quale il Tribunale della stessa città aveva condannato alla pena di giustizia un infermiere di uno studio infermieristico associato operante in una casa di riposo imputato per aver somministrato alcuni farmaci ai pazienti senza la prescrizione medica obbligatoria esercitando dunque la professione medica. La Corte di cassazione nel rigettare il ricorso ha evidenziato che il reato di abusivo esercizio di una professione ha infatti natura di reato istantaneo sicché, per la sua consumazione, è sufficiente il compimento anche di un solo atto tipico o proprio della professione.
[Avv. Ennio Grassini- www.dirittosanitario.net]

Giovedì, 07 Maggio 2015 – Doctor33

Redazione Fedaisf

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