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LETTERE ALLA REDAZIONE. Takeda – Nycomed : alcune riflessioni di Umberto Alderisi

Cari colleghi, amici e lettori di questo sito ho appreso con un certo stupore e sgomento poco prima delle meritate ferie estive alcune importanti notizie riguardanti le mobilità Takeda e Nycomed.

 Debbo notare che con un tempismo a dir poco sospetto, cioè a ridosso del mese di agosto, nel quale tutti agognano solo ad un meritato riposo dopo le fatiche lavorative di un intero anno, queste due aziende hanno comunicato ai lavoratori ed alle organizzazioni sindacali la loro volontà di procedere a dei tagli draconiani dei loro dipendenti.

 Dalle notizie presenti in internet si è appreso che ben 170 sono gli esuberi in Takeda su 545 dipendenti in forza e che 124 sono gli esuberi su 219 dipendenti in Nycomed.

 Solo a rileggere questi numeri c’è da rabbrividire pur con il caldo di quest’ultimo periodo, ma purtroppo non si tratta di uno scherzo di cattivo gusto, ma di una triste realtà. Quanto ultimamente sta accadendo nel nostro settore, è purtroppo un film già visto. Molte aziende farmaceutiche, sempre più ingorde di profitti scaricano sull’intera collettività migliaia di lavoratori ritenuti oramai inutili alle loro esigenze.

 Con un atteggiamento tipicamente arrogante, le aziende di questo settore lamentano che è mutato il ruolo dell’isf, e che questo è ritenuto oramai sorpassato. Servono a loro dire ora solo piccole strutture organizzative con un elevatissimo profilo scientifico.

Ma finora questi isf cosa erano, per caso dei dilettanti allo sbaraglio ?

Ed i titoli professionali quali le lauree scientifiche richieste in questa professione dalle aziende farmaceutiche, cosa erano un orpello da inserire in un biglietto da visita ?

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