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Ordinanza Protezione Civile. Ricette direttamente in farmacia senza promemoria

(Regioni.it 3803 – 20/03/2020) Angelo Borrelli, capo della protezione civile, ha firmato un’ordinanza “per la dematerializzazione delle ricette mediche, con l’attribuzione di un codice; i cittadini non dovranno più andare da un medico di base, ma avranno un codice in farmacia per ritirare i farmaci”.

“Dobbiamo fare di tutto per limitare gli spostamenti e ridurre la diffusione del virus Covid-19. – spiega il ministro della Sanità, Roberto Speranza – Puntiamo con forza sulla ricetta medica via email o con messaggio sul telefono. Un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il Sistema sanitario nazionale”.
Si consente così ai cittadini di ottenere dal proprio medico il “Numero di ricetta elettronica” senza più la necessità di ritirare fisicamente, e portare in farmacia, il promemoria cartaceo.

Al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico prescrittore l’assistito può chiedere al medico il rilascio del promemoria dematerializzato ovvero l’acquisizione del Numero di Ricetta Elettronica tramite: a) trasmissione del promemoria in allegato a messaggio di posta elettronica, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore la casella di posta elettronica certificata (PEC) o quella di posta elettronica ordinaria (PEO); b) comunicazione del Numero di Ricetta Elettronica con SMS o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore il numero di telefono mobile; c) comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore del Numero di Ricetta Elettronica laddove l’assistito indichi al medesimo medico il numero telefonico.

L’assessore alla Salute della regione Emilia-Romagna Raffaele Donini spiega che è “una misura in più a tutela dei cittadini. Abbiamo anticipato quanto adesso è stabilito a livello nazionale per tutte le Regioni”. Così i pazienti possono ritirare i medicinali anche se non hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico con la sola trasmissione, da parte del medico, del “Numero ricetta elettronica” (Nre) e mostrando in farmacia il codice fiscale.

La Regione Emilia-Romagna ha già attivato la ricetta dematerializzata anche per molti farmaci per i quali era prevista sinora quella rossa cartacea. Sono i farmaci “in distribuzione per conto” come, ad esempio, gli anticoagulanti orali prescritti dai medici di medicina generale in base al piano terapeutico dello specialista.

“Una misura in più a salvaguardia dei cittadini- spiega l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini- che rientra nelle disposizioni urgenti della Regione per ridurre la necessità di spostarsi dal proprio domicilio per ritirare medicinali. Con questo provvedimento abbiamo anticipato quanto è stato definito a livello nazionale e reso applicabile in tutte le Regioni. La priorità, infatti, è quella di limitare al massimo tutti gli spostamenti, riservandoli ai casi di assoluta necessità”.

Per i farmaci “in distribuzione per conto” e per tutti gli altri prescritti dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta su ricetta dematerializzata, inoltre, non è più necessario che il cittadino ritiri presso gli ambulatori medici il “promemoria” cartaceo della prescrizione.

La Regione Emilia-Romagna ha poi confermato che i pazienti possono ritirare i medicinali anche se non hanno attivato il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) con la sola trasmissione da parte del medico al cittadino, secondo modalità tra loro concordate, del “Numero ricetta elettronica” (Nre) e mostrando in farmacia il codice fiscale.

Per i pazienti che hanno già attivato, invece, il Fascicolo sanitario elettronico è sufficiente mostrare in farmacia, direttamente dal proprio smartphone, il simbolo del bar code della ricetta.

regioni.it

L’Ordinanza


Speranza: “Per limitare gli spostamenti puntiamo con forza sulla ricetta medica via email o con messaggio sul telefono”

“Dobbiamo fare di tutto per limitare gli spostamenti e ridurre la diffusione del virus Covid-19. Puntiamo con forza sulla ricetta medica via email o con messaggio sul telefono. Un passo avanti tecnologico che rende più efficiente tutto il Sistema sanitario nazionale”.
Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, commenta la firma, in queste ore, da parte del Capo Dipartimento della Protezione Civile di un’ordinanza che consente ai cittadini di ottenere dal proprio medico il “Numero di ricetta elettronica” senza più la necessità di ritirare fisicamente, e portare in farmacia, il promemoria cartaceo. Si tratta di un’ulteriore misura che viene incontro alla necessità di limitare la circolazione dei cittadini e di arrestare i contagi del nuovo coronavirus. “Al momento della generazione della ricetta elettronica da parte del medico prescrittore – si legge nell’ordinanza – l’assistito può chiedere al medico il rilascio del promemoria dematerializzato ovvero l’acquisizione del Numero di Ricetta Elettronica tramite: a) trasmissione del promemoria in allegato a messaggio di posta elettronica, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore la casella di posta elettronica certificata (PEC) o quella di posta elettronica ordinaria (PEO); b) comunicazione del Numero di Ricetta Elettronica con SMS o con applicazione per telefonia mobile che consente lo scambio di messaggi e immagini, laddove l’assistito indichi al medico prescrittore il numero di telefono mobile; c) comunicazione telefonica da parte del medico prescrittore del Numero di Ricetta Elettronica laddove l’assistito indichi al medesimo medico il numero telefonico”. Nella stessa ordinanza, disposta di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e con l’intesa del Presidente della Conferenza delle Regioni e Province autonome, vengono disciplinate anche tutte le modalità operative per farmacie e ASL per i farmaci distribuiti in modalità diverse dal regime convenzionale e per i medicinali che richiedono un controllo ricorrente dei pazienti.

 

Redazione Fedaisf

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