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Speranza. Payback: un modello che non funziona.

Farmaci, Speranza: “Pronti per mettere mano a modello tetti-payback”

“Ci sono una serie di cose su cui dobbiamo intervenire già nelle prossime settimane negli appuntamenti parlamentari che si andranno a determinare anche attorno all’approvazione della manovra di bilancio. Penso alla questione dei tetti di spesa e del famoso payback. Io credo che i tempi siano maturi per un superamento dello status quo.

E’ evidente che è un modello che non funziona, è un modello che dentro una stagione di straordinarietà ha provato a definire una via d’uscita, ma dal mio punto di vista non può diventare da straordinaria a ordinaria modalità di gestione e programmazione della spesa”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, all’assemblea pubblica di Assogenerici, che proprio in questa occasione ha annunciato il cambio di denominazione in Egualia.

“Ho un’opinione mia abbastanza radicale: è che una programmazione della spesa sanitaria definita esclusivamente per silos chiusi e tetti di spesa non è più in grado di rispondere alle esigenze fondamentali del nostro servizio sanitario nazionale e alla domanda di salute espressa dal nostro Paese – spiega Speranza – Questa è stata utilizzata per anni in linea con una stagione del rigore e dell’austerità in cui il contenimento della spesa è stato l’obiettivo fondamentale. Dobbiamo costruire ora un modello diverso, immaginare una lettura non di natura verticale ma orizzontale”.

“La mia opinione – conclude – è dunque che si possa già nelle prossime settimane, nel lavoro che accompagnerà l’approvazione definitiva in parlamento della legge di bilancio mettere mano anche alla questione dei tetti e dei payback che dal mio punto di vista va superata. Questo è un impegno che come Governo intendiamo assumere nel confronto con le forze parlamentari in cui ci misureremo nelle prossime settimane anche con l’ausilio dell’Aifa. Ed è questo un pezzo di una strategia complessiva in cui vogliamo provare a valorizzare le capacità e potenzialità dell’Italia”.

Federfarma – 23 ottobre 2020

Redazione Fedaisf

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