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Anagni, UILTEC sulla vendita stabilimento Bristol-Mayers Squibb: “Si mantengano livelli occupazionali”

La Bristol-Mayers Squibb di Anagni mette in vendita il proprio stabilimento. La decisione è stata comunicata ufficialmente dalla società ai sindacati e alle maestranze. Da tempo il sito produttivo anagnino era alle prese con un sotto dimensionamento.

Nella prima decade di dicembre, le nuove società interessate all’acquisto della fabbrica, effettueranno dei sopralluoghi per poi avanzare le proprie eventuali offerte.

La notizia ha ovviamente messo in fibrillazione i 700 dipendenti della storica azienda farmaceutica importante per il territorio ciociaro e anche le organizzazioni sindacali: “Si tratta della fine di un’epoca – ha sottolineato il segretario generale della uiltec Frosinone Mauro Piscitelli – e la decisione da parte dell’azienda di vendere non ci lascia tranquilli. Speriamo che sia una cessione in grado di garantire i livelli produttivi, la continuità e soprattutto i livelli occupazionali che sono stati mantenuti fino a questo momento

casilinanews – 26 novembre 2018


Cinquant’anni ad Anagni

Lo stabilimento è stato costruito nel 1966. È stato uno dei primi a mettere radici in provincia di Frosinone con l’avvento dei fondi della Cassa per il Mezzogiorno.

Su quell’area di 34 ettari la Squibb aveva avviato la produzione di cosmetici. Poi negli anni ‘70 è avvenuta la conversione al chimico – farmaceutico: si è passati alla realizzazione di  farmaci orali ed iniettabili

Attualmente la sua produzione di antibiotici serve 71 Paesi.

Negli ultimi dieci anni gli investimenti in tecnologie ed innovazione sono stati di 150 milioni di euro. Nel solo 2015 è stato approvato un investimento di circa 24 Milioni di euro per un nuovo impianto.

Ad oggi è considerato uno degli stabilimenti più grandi e complessi in Italia, per la quantità e la tipologia di forme farmaceutiche prodotte. Ad Anagni vengono realizzati 910 diversi tipi di confezioni di farmaci con 91 milioni di fiale e flaconi, 1450 milioni di compresse l’anno, per un totale di oltre 58 milioni di confezioni.

Redazione Fedaisf

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