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Dagli Usa sette nuovi antibiotici contro i superbatteri

Grazie a programma federale istituito dal presidente Obama nel 2014, i costi condivisi tra governo e aziende hanno portato allo sviluppo di sette nuove molecole arrivate alle ultime fasi della sperimentazione clinica

di Redazione Aboutpharma Online – 15 giugno 2016 – Aboutpharma

Una buona notizia arriva dagli Stati Uniti dove sette nuove molecole attivi contro i “superbatteri” sono arrivate alle ultime fasi della sperimentazione clinica, anche grazie a un programma di incentivi federali. Ad affermarlo è Richard J. Hatchett, capo della Biomedical Advanced Research and Development Authority (Barda), come riporta il Wall Street Journal, durante un’audizione al congresso, a seguito della vicenda avvenuta qualche settimana fa sempre negli Stati Uniti, dove una donna, per la prima volta, aveva manifestato un’infezione resistente a tutti gli antibiotici.

Risultati resi possibile grazie a un programma istituito dal presidente Obama nel 2014 volto a combattere l’antibiotico resistenza, che ha permesso all’agenzia guidata da Hatchett, di condividere al 50% i costi di sviluppo con le aziende che hanno aderito. Collaborazione che per esempio ha portato a un finanziamento pubblico di 20 milioni di dollari per lo sviluppo del Ceftobiprole, una molecola attiva sia contro batteri gram positivi che gram negativi, che sta per iniziare la fase 3 della sperimentazione, quella conclusiva. “Abbiamo costruito un robusto portfolio di molecole attive contro i superbatteri – ha spiegato Hatchett durante l’audizione – un segno del successo del programma”.

Solo negli Usa sono 23mila i morti l’anno per le infezioni resistenti mentre in Europa sono circa 25mila. Secondo una revisione guidata dall’economista Lord Jim O’Neill, Responsabile commerciale del Tesoro nel Regno Unito ed ex presidente della Goldman Sachs Asset Management, nel 2050 i superbatteri causeranno più morti del cancro.  Per questo oltre agli Stati Uniti anche il Regno Unito ha già iniziato a prendere provvedimenti aderendo al National Action Plan for Combating Antibiotic-Resistant Bacteria, piano d’azione voluto dall’amministrazione Obama, che si pone come obiettivo, entro il 2020, di ridurre del 50% le prescrizioni inappropriate di antibiotici, per fronteggiare quella che sempre più appare come una minaccia globale e di difficile gestione.

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