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Golinelli (AlfaSigma), puntiamo su Cina, Usa ed Est Europa

Il nuovo polo unisce due aziende complementari

Un’operazione “complessa, frutto di un progetto industriale e non finanziario”, che ha portato alla nascita di una realtà importante: la neonata AlfaSigma si posiziona tra i primi cinque operatori in Italia nel settore farmaceutico, con un fatturato di oltre 900 milioni di euro. Lo spiega Stefano Golinelli, presidente di AlfaSigma, nel ripercorrere con Pharmakronos il cammino che ha consentito di perfezionare l’operazione. “In questo modo abbiamo realizzato sinergie interessanti, anche perché le due aziende sono complementari a livello internazionale, con alcune eccezioni, come il caso di Spagna e Francia”.

E per il futuro? “Puntiamo molto su Cina, ma anche Stati Uniti ed Est Europa”. Dopo mesi di rumors, nei giorni scorsi è arrivato l’annuncio ufficiale dell’aggregazione di Alfa Wassermann e alcune attività Sigma-Tau: “Un’operazione difficile, evidente anche dai tempi richiesti per finalizzarla. Si tratta di due aziende familiari con percorsi diversi, per cui era importante trovare un equilibrio soddisfacente. Ringrazio la famiglia Cavazza per aver creduto in questo progetto che – ribadisce Golinelli – è innanzitutto un progetto industriale.

Anzi, credo che in questo settore un’operazione simile fra due aziende private e familiari sia un caso unico” nel nostro Paese. E se più del 50% del fatturato di Alfa Wassermann si deve all’estero, AlfaSigma nasce già con una presenza importante in ben 18 Paesi. E “sinergie interessanti: le due aziende sono infatti complementari a livello internazionale, con una sovrapposizione solo in Francia e Spagna, dove però sommando i fatturati arriviamo ad avere una dimensione più competitiva”

“Molto interessante anche” l’acquisizione di una “presenza diretta negli Stati Uniti grazie a Sigma-Tau, con una piattaforma interessante”. Dunque per il futuro “puntiamo molto sulla Cina, dove Alfa Wassermann era già presente, e dove abbiamo 4-5 prodotti proprietari già registrati fra le due aziende, ma anche sui Paesi dell’Est Europa, penso a Russia, Polonia e Romania, dove si punta ad accelerare la crescita”. Ma come si articola questa nuova realtà del pharma made in Italy? L’azionariato di AlfaSigma vede la maggioranza – con una quota del 75% – in capo alla famiglia Golinelli.

Alcuni componenti della famiglia Cavazza detengono il 20% e Intesa Sanpaolo, già azionista di Sigma-Tau, mantiene la partecipazione restante pari al 5%. Marino Golinelli, fondatore di Alfa Wassermann, è stato nominato presidente onorario, Stefano Golinelli è presidente ed Andrea Golinelli di vice presidente, con delega all’Innovazione. La capogruppo sarà guidata dall’amministratore delegato Giampaolo Girotti, con la responsabilità diretta anche sulle due società operative e le relative controllate.

AlfaSigma – presente in 18 Paesi – conta circa 2.800 dipendenti, di cui circa 1.840 operanti in Italia e 960 nelle sedi estere. Se “il mio cuore è a Bologna – sorride Golinelli – il ‘nostro’ è tra Bologna e Pomezia (Roma)”, e le sedi operative in Italia sono a Bologna, Milano, Pomezia, Alanno (Pescara) e Sermoneta. Alfa Wassermann ha chiuso il 2014 con un fatturato consolidato di 408 milioni di euro. Nel business dei farmaci tradizionali, Sigma-Tau impiega 1.410 dipendenti ed ha chiuso il 2014 con un fatturato di 491 milioni di euro.

Margherita Lopes – 26 maggio 2015  – PharmaKronos

Comunicato ALFASIGMA

Redazione Fedaisf

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