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Medico di famiglia in via di estinzione, la conferma dall’Oms

«L’invecchiamento dei medici non è un tema solo italiano né riguarda solo la medicina generale ma tocca tutta Europa e tutti i medici. Il Rapporto sulle Cure Primarie in Europa, appena editato dall’Osservatorio Salute dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, mette il dito sulla piaga.

Per risolvere il problema l’Unione Europea ha messo in moto la Joint action on health workforce planning and forecasting-JAFWH, presentata ufficialmente a dicembre in un’audizione a Roma dove eravamo presenti». Aldo Lupo presidente dell’Uemo, l’associazione europea dei medici di famiglia, ha ben presenti i timori sulle prospettive di una classe medica, quella italiana, dell’età media oltre i 55 anni.

Il Report Oms colloca il nostro paese in una sorta di “medietà”: servizio sanitario forte, lavoro del medico di famiglia importante e ben remunerato (anche se non ai livelli degli specialisti), ma poco appetibile, con solo il 17% degli studenti che vuol diventare “generalista”. Lo scarso ricambio è un ulteriore problema in paesi -Spagna, Svezia, Italia, Norvegia, Repubblica Ceca – dove l’età media dei mmg supera i 55 anni.

«Lo spopolamento riguarda tutte le aree della medicina e tutte e cinque le professioni sanitarie “armonizzate”, per le quali cioè l’Unione Europea lavora ad una formazione armonizzata: medici, infermieri, dentisti, ostetrici e veterinari», ribadisce Lupo.

«La Commissione Ue nell’ambito della Joint Action ha promosso più gruppi di lavoro per rilevare dati e fare proiezioni che tengano conto dei flussi in ingresso ed uscita negli stati comunitari sia di sanitari sia di migranti, nonché dell’evoluzione delle patologie e delle tipologie di compiti in capo alle diverse professioni. Sulla base di quei dati saranno promossi correttivi».

Per l’Italia, sottolinea Lupo, le prospettive non sono rosee: «Al 2028 su una popolazione di 60 milioni e passa l’Ue prevede un fabbisogno di 288 mila medici ripartiti fra tutte le specialità. Agli attuali ritmi di reclutamento, le proiezioni di qui a 13 anni in Italia indicano che avremo una forza lavoro di 221 mila medici. Ne mancheranno oltre 60 mila.

Sui medici di famiglia è stata fatta una proiezione nel 2013 con prospettiva a 15 anni e ne mancheranno circa 10 mila: un dato – quello JAFWH – che conferma le previsioni fatte da Fimmg, che a loro volta paventano tra una decina d’anni oltre 10 milioni di cittadini senza medico».

Rappresentanze dei gruppi di lavoro della Joint Action hanno iniziato ad esporre il problema e valutare una diversa programmazione per questa carriera. Incentivi od altro, le misure in materia sarebbero comunque a cura degli stati membri, visto che la legislazione sulla sanità è “concorrente” e non “esclusiva” della Comunità.
Mauro Miserendino – Giovedì, 19 Marzo 2015 – Doctor33

Redazione Fedaisf

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