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Bari. Farmatruffa, scatta la prescrizione per il medico che ideò il sistema

Secondo l’accusa, capi area e informatori scientifici di case farmaceutiche, medici di base e farmacisti avrebbero, attraverso false ricette, intascato i soldi dei rimborsi per farmaci costati anche 400 euro che poi sarebbero finiti nella spazzatura.

Non luogo a procedere nei confronti di Michele Salzo, professionista di Conversano ritenuto dalla Procura di Bari responsabile della truffa da 20 milioni di euro al Ssn

di Redazione online – 16/04/2015 – CORRIERE DEL MEZZOGIORNO Cronaca

La seconda sezione penale del Tribunale di Bari ha dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione di tutti i reati nei confronti del medico di Conversano (Bari) Michele Salzo, ritenuto dalla Procura di Bari il capo e ideatore della presunta truffa da 20 milioni di euro al servizio sanitario nazionale, la cosiddetta Farmatruffa, risalente al 2002.

I giudici hanno inoltre dichiarato l’inefficacia del provvedimento di sequestro preventivo da 91mila euro eseguito nel 2006 nel confronti del medico. Somme che ora gli dovranno essere restituite. Per Salzo, che nell’ambito di questo procedimento è stato arrestato nel 2003 su disposizione della magistratura barese, si tratta del processo bis di primo grado dopo che, nel febbraio 2013, la Corte di Appello aveva dichiarato la «nullità della notifica del decreto che dispone il giudizio», ordinando la restituzione degli atti al Tribunale di Bari.

In primo grado, il 14 ottobre 2010, il medico era stato condannato a 7 anni di reclusione e insieme con lui erano stati condannati altri 77 imputati a pene comprese fra i 7 anni e i 6 mesi. Secondo l’accusa, capi area e informatori scientifici di case farmaceutiche, medici di base e farmacisti avrebbero, attraverso false ricette, intascato i soldi dei rimborsi per farmaci costati anche 400 euro che poi sarebbero finiti nella spazzatura. In Appello era stata dichiarata la prescrizione per 71 persone e annullata la provvisionale da oltre 600mila euro concessa alla Regione Puglia, parte civile.

I giudici avevano poi disposto un nuovo processo di primo grado per il solo Salzo, difeso dagli avvocati Sergio Ruggiero e Antonio Romano. Nelle more anche i reati contestati al medico di Conversano, associazione per delinquere e truffa aggravata, sono andati in prescrizione.

Redazione Fedaisf

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