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CCNL chimico-farmaceutico: pronta la piattaforma per il rinnovo del contratto. 123 euro è la richiesta salariale per il triennio 2016-2018

Oltre 171.000 i lavoratori interessati. Miceli, Colombini, Pirani: ‘I contratti vanno rinnovati presto e bene. Subito l’avvio delle trattative con Federchimica e Farmindustria’

Martedì 15 Settembre 2015 – FILCTEM CGIL

L‘Assemblea nazionale delle strutture e dei delegati Filctem-Cgil, Femca-Cisl, Uiltec-Uil, riuniti il 15 settembre a Roma, ha approvato – dopo il “via libera” delle oltre 450 assemblee dei lavoratori (98%) – la piattaforma per il rinnovo del contratto del settore chimico-farmaceutico (oltre 171.000 i lavoratori interessati, dipendenti da più di 2900 imprese), in scadenza il 31 dicembre 2015. La piattaforma sindacale – che prevede, tra l’altro, una richiesta di aumento salariale di 123 euro per il triennio 2016-2018 (vedi sintesi) – sarà subito inviata alle associazioni imprenditoriali di riferimento (Federchimica, Farmindustria, Assocerai, Anicta – Confindustria) per l’avvio immediato delle trattative.

“Da oggi in poi – dicono Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani, rispettivamente segretari generali di Filctem, Femca, Uiltec – finisce il tempo delle chiacchiere, dei continui rinvii. Adesso può cominciare sul serio la trattativa: c’è tempo fino a metà ottobre per poter verificare con Federchimica e Farmindustria anche gli scostamenti inflattivi.

Ma – ammoniscono Miceli, Colombini e Pirani – la tutela del potere di acquisto dei salari, il welfare contrattuale e la prestazione lavorativa rimangono il cuore della piattaforma sindacale”.”I contratti nazionali vanno rinnovati presto e bene”, insistono i tre leader sindacali. “Nonostante le difficoltà, sfidiamo gli imprenditori ad orientare i loro piani verso una maggiore valorizzazione delle risorse umane e delle loro professionalità. Anche attraverso il contratto vogliamo sostenere una competizione mondiale sempre più complessa, non fosse altro perchè le idee di deregulation, dello sfruttamento delle risorse, di dumping sociale, del contenimento dei costi e dei diritti dei lavoratori hanno clamorosamente fallito!”.

Redazione Fedaisf

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