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Roma. Sanità: previsti tagli per quasi 2 miliardi, proteste e appelli di Federfarma e Assogenerici

I tagli alla sanità, conseguenza degli oltre 5 miliardi di tagli imposti alle Regioni tra Legge di Stabilità e vecchie finanziarie Monti e Letta, potrebbero arrivare a quasi 2 miliardi di euro. A darne conferma oggi è stato il coordinatore degli assessori regionali al Bilancio, Massimo Garavaglia, che al termine della Conferenza Stato Regioni, nel corso della quale l’intesa non è stata pero’ trovata ed è slittata di una settimana, ha detto: “Ad occhio, i tagli a carico della sanità saranno di due miliardi”.

Anche il sottosegretario all’Economia, Pierpaolo Baretta, non nasconde che “il problema è la natura dei tagli. Dobbiamo trovare una soluzione che eviti decurtazioni a carico delle fasce deboli, rischio che può esserci. Serve un accordo quadro che definisca le voci su cui avverranno i tagli. Tagli in sanità sono possibili, l’importante – conclude il sottosegretario – è che non siano sulle prestazioni e che le conseguenze non siano negative per la popolazione”.

E si scatenano polemiche e appelli. “No ai tagli alla farmaceutica”, invoca Federfarma, la Federazione che rappresenta le farmacie private, auspicando che ”il rinvio alla prossima settimana delle decisioni sui tagli da parte delle Regioni permetta di individuare i settori sui quali le Regioni possono intervenire per ridurre sprechi e inefficienza, senza colpire ancora una volta la spesa farmaceutica”.

Tagliare il Fondo sanitario nazionale ”è una vecchia ricetta improduttiva”, critica il presidente di AssoGenerici, Enrique Häusermann, secondo il quale “è davvero stupefacente che dalle amministrazioni regionali, in risposta alle esigenze di riduzione dei bilanci, si prospetti quello che di fatto è un taglio lineare alla spesa sanitaria”.

L’Associazione italiana ospedalità privata (Aiop) si appella al premier Matteo Renzi e al ministro della Salute Beatrice Lorenzin contro i tagli alle prestazioni sanitarie. ”Le Regioni, per fornire il loro contributo di risparmio nella spesa pubblica richiesto dalla legge di stabilità 2015, mentre si preparano a rinunciare all’aumento del Fondo sanitario nazionale di 2 miliardi proposto dal Governo, chiedono un nuovo taglio di 350 milioni all’ospedalità privata accreditata”, denuncia l’Aiop. I due miliardi di tagli sarebbero il frutto del mancato incremento del Fondo sanitario che per il 2015 sarebbe dovuto passare da oltre 110 miliardi lo scorso anno, a oltre 112 miliardi quest’anno e a 115,4 nel 2016.

29 GEN 2015 – LA VOCE

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Assogenerici. Tagliare il Fondo sanitario è una vecchia ricetta improduttiva

Redazione Fedaisf

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