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Viaggi in cambio di ‘promozione’ di medicinali, archiviata l’accusa per il sindaco e medico di Ripa Teatina (Chieti)

La vicenda risale al settembre del 2009 e aveva coinvolto, oltre a Petrucci, sindaco e medico [nella foto], altri sette medici e un rappresentante di medicinali.

L’accusa era appunto di ‘comparaggio’, una specie di corruzione, prevista dagli articoli del Codice della sanità e dall’articolo 147 del Decreto legislativo 219 del 2006.

Si tratta di una pratica per cui medici, veterinari, farmacisti o altri operatori sanitari accettano denaro, premi, regali, viaggi o donazioni da emissari dell’industria farmaceutica, in cambio della prescrizione di determinati farmaci o strumentazione diagnostica piuttosto che di altri.

Per Petrucci e gli altri indagati – anche se lo stesso sindaco e assessore provinciale dichiara che nei suoi confronti non è mai stata formulata alcuna richiesta di rinvio a giudizio – l’accusa riguardava un viaggio compiuto nel 2007 a Palma de Mallorca, in Spagna, su invito di una casa farmaceutica che produceva alcuni farmaci molto prescritti da questi medici.

Un viaggio che non era in alcun modo collegato ad alcun motivo scientifico – seminari, convegni, eccetera – ma che sarebbe stato, invece, il ‘premio’ per la ‘promozione’ dei prodotti della casa farmaceutica. L’accusa, rappresentata dal procuratore Dell’Orso, avrebbe infatti accertato che il 40% di tutti i farmaci finiti nel mirino dell’indagine erano stati prescritti proprio dagli otto medici indagati.

Un’accusa, però, che adesso è stata archiviata, rivelandosi infondata.

«Infatti – specifica lo stesso sindaco Petrucci – il giudice per le indagini preliminari, Paolo Di Geronimo, ha ritenuto pienamente condivisibili le argomentazioni svolte dal Pubblico Ministero nella propria richiesta di archiviazione, tant’è vero che in data 17 gennaio 2011, è stato emesso il decreto di archiviazione, ponendo finalmente la parola fine su tutta la serie di voci, pettegolezzi e critiche piovute incessantemente nel corso degli ultimi tre anni sulla mia persona ed utilizzate per strumentalizzarne negativamente la mia immagine di uomo politico e rappresentante delle istituzioni. Le pesanti accuse mosse nei miei confronti – conclude Petrucci – sono state anche utilizzate quale bieco mezzo surrettizio di propaganda politica; ora è stata fatta finalmente chiarezza sull’intera vicenda».

04/04/11

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