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Codacons diffida tutti gli ordini dei medici. Rapporti con le aziende farmaceutiche

Agenpress. Tutti gli Ordini dei medici italiani riceveranno in questi giorni una formale diffida del Codacons volta a garantire la trasparenza in favore dei cittadini e rendere noti i rapporti tra i camici bianchi e le aziende farmaceutiche.

“Lo scorso agosto abbiamo pubblicato sul nostro sito internet la lista dei medici italiani e delle fondazioni/università/istituti finanziati dalla casa farmaceutica Glaxo-Smith-Kline, così come diffuso dalla EFPIA, e abbiamo inviato una informativa all’ Anac ai fini dei dovuti accertamenti – spiega il presidente Carlo Rienzi –

Con questa diffida agli Ordini dei medici chiediamo di disporre in capo ai camici bianchi operanti in Italia l’obbligo di indicare all’interno dei propri studi tutti i rapporti con le aziende farmaceutiche, esponendo appositi cartelli volti ad informare i pazienti circa i legami con le multinazionali dei farmaci”.

Ciò nel rispetto del Codice etico dei professionisti e allo scopo di garantire piena trasparenza ai cittadini i quali – afferma l’ associazione – quando si rivolgono a un medico e ricevono ricette per l’ acquisto di farmaci, devono poter conoscere i rapporti esistenti tra lo stesso professionista e le aziende che producono i medicinali da lui prescritti.

Tutti i cittadini possono intanto verificare se il proprio medico curante ha ricevuto finanziamenti dalla Glaxo visionando l’ apposito elenco pubblicato alla pagina https://codacons.it/ecco-la-lista-dei-medici-italiani-e-delle-fondazioni-universita-finanziati-dalla-glaxo-smith-kline-nel-2015-2016-e-2017/

Alle Asl di tutta Italia, infine, il Codacons chiederà la lista dei farmaci prescritti dai medici indicati nell’ elenco, per verificare se hanno indicato ai propri pazienti in prevalenza medicinali prodotti dalla Glaxo.

Codacons – 16 gennaioi 2019

Notizie correlate: Codacons. ECCO LA LISTA DEI MEDICI ITALIANI E DELLE FONDAZIONI, UNIVERSITÀ FINANZIATI DALLA GLAXO-SMITH-KLINE NEL 2015, 2016 E 2017

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N.d.R.: C’è da chiedersi, perché, esistendo le leggi, Codacons non si affianchi alle nostre associazioni di categoria per rimarcare che attraverso il rispetto delle leggi e il riconoscimento giuridico della nostra professione di ISF, ci sarebbe un maggior controllo e un minor rischio che si incappi in fatti illeciti?

Così il Codacons non è costruttivo e si limita a lanciare il solito sasso nello stagno con la speranza che si generi una burrasca, che comunque non accadrà mai.

 

Redazione Fedaisf

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