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M5S Lazio: Includere nella campagna vaccinale anche gli informatori scientifici. Vanno protetti

“La pandemia non si gestisce solo con i vaccini”

“Bisogna garantire l’esenzione ticket per pazienti post Covid, i servizi ambulatoriali ed i controlli Rsa”

Il Faro 13 gennaio 2021

“Il contrasto della pandemia e la gestione di tutta la macchina organizzativa della Regione non può limitarsi alla sola campagna vaccinale ma deve contemplare tutta una serie più ampia di misure, come ad esempio l’esenzione del ticket sanitario per i pazienti guariti dal Covid-19 che necessitano ancora di ulteriori controlli, come chiesto nella nostra mozione. Occorre, inoltre, continuare a garantire i servizi essenziali per l’accesso a cure adeguate da parte di tutti i cittadini, indiscriminatamente, dalle prestazioni ambulatoriali agli screening per la prevenzione e l’assistenza dei pazienti oncologici, oltre che il prosieguo delle ispezioni necessarie a verificare i parametri di conformità delle RSA della nostra regione, rivelatesi tra i principali teatri più critici di focolai covid19″.

Così i consiglieri regionali M5S del Lazio, a margine della Commissione Sanità di ieri 12 gennaio 2021, commentano la relazione tenuta dall’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato, sullo stato dell’arte dell’emergenza coronavirus.

“In un momento come questo – dichiara il consigliere regionale M5S del Lazio, Loreto Marcelli (nella foto a destra), vicepresidente in Commissione Sanità – l’intera macchina della sanità pubblica funziona davvero per i malati Covid-19 se funziona anche per i pazienti post Covid e, in generale, per tutti i cittadini, adottando e rafforzando innanzitutto quelle misure e quegli strumenti già messi in campo, a cominciare dal potenziamento delle Uscar e delle Usped, e includendo ad esempio nella campagna vaccinale altri operatori sanitari, quali gli informatori scientifici che, per via della loro professione e dei loro contatti con i medici, vanno protetti anche in quanto possibile veicolo di contagio, così come stanno già facendo altre Regioni quali Basilicata, Calabria, Piemonte e Friuli Venezia Giulia”.

 

Redazione Fedaisf

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